La dritta dello youtuber che seziona scarpe: Le migliori? In pelle

La dritta dello youtuber che seziona scarpe: Le migliori? In pelle

Nei suoi video su YouTube Weston Kay seziona scarpe per capire (e spiegare al pubblico) come sono fatte. Da quando l’artigiano e contents creator dello Utah ha iniziato a tagliarle letteralmente in due, ha aiutato gli utenti a comprendere il valore intrinseco dei prodotti. Orientarsi non è facile, ma Kay è arrivato a una conclusione: le scarpe migliori sono quelle in pelle. Di professione Kay non fa solo lo youtuber: nel 2014 ha fondato Rose Anvil, un marchio di pelletteria specializzato in imbracature per fotocamere di livello professionale.

Scoprire l’interno

In una lunga intervista a GQ, lo youtuber americano ha raccontato gli inizi del suo percorso. Fortemente influenzato dallo stile utilitaristico delle divise da lavoro, ha capito l’importanza di un paio di stivali in pelle dopo aver passato tempo insieme a vigili del fuoco e squadre di costruzione. Ha poi fondato il suo marchio di imbracature per macchine fotografiche e quando la pandemia ha interrotto i suoi piani, ha aperto il canale YouTube. Qui pubblica video in cui seziona scarpe per svelare come sono fatte. Negli anni è diventato uno dei principali recensori di calzature online.

 

 

Perché in due

Weston Kay, dicevamo, offre ai suoi utenti la possibilità di conoscere di che materiale sono fatte le scarpe che indossano, con l’occhio di uno che la pelle la conosce. Lo youtuber ammonisce che, certe volte, i marchi non solo non mantengono le promesse, ma confondono le idee del cliente sulla qualità del prodotto. In che senso? Incollando falsi punti di cucitura delle suole, ad esempio. “Tagliare le scarpe in due permette di capire cosa i marchi vogliono che il consumatore non sappia”, continua Kay. Comprendere a vista la qualità di un prodotto rimane una missione improba anche per un esperto, riconosce. “In generale, però – consiglia al pubblico –, più pelle c’è in una scarpa, meglio è. Più pelle significa anche un costo maggiore per la produzione”.

Educare alla qualità

Tra l’altro, buona parte del cortocircuito qualità/prezzo, per Kay, è figlio del marketing. “I grandi marchi e le grandi aziende stanno approfittando dei clienti investendo migliaia di dollari in pubblicità per creare una certa immagine che non rispecchia il valore effettivo – conclude Kay –. Di solito sono le persone che vogliono sapere cosa c’è dentro un paio di scarpe specifiche, e per me è un buon segno perché vuol dire che non si fidano più solo del marchio”. (dc)

Immagini dal frame del canale YouTube di Rose Anvil 

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