Tra le confidenze fashion di Mariella Milani trova spazio la pelle

Tra le confidenze fashion di Mariella Milani trova spazio la pelle

Fresco di stampa e pronto per raccontare “quello che nessuno vi ha mai raccontato sul mondo della moda”. È Fashion Confidential, ultimo libro di Mariella Milani (edito da Sperling & Kupfer) dove trova spazio anche la pelle. Un materiale che la giornalista (tra le prime donne a condurre il TG2 della Rai ed esperta di moda), del resto conosce bene. Infatti, esattamente un anno fa, ha curato il progetto espositivo Questione di Pelle, allestito a Milano presso lo Spazio Lineapelle sotto la direzione artistica di Simone Guidarelli.

L’avventura della moda

Fashion Confidential è una giostra di storie che racconta l’avventura della moda attraverso esperienze vissute, interviste e profili di tanti protagonisti (imprenditori e stilisti, soprattutto) e plana fino ai giorni nostri, stravolti dalla pandemia. In altre parole, scrive l’autrice, “un vortice che ha privato questo ambiente di ogni certezza”. Un vero e proprio tsunami, che ha costretto il fashio system “a fermarsi e a riflettere sulla sua storia e sui suoi meccanismi, che per decenni ne hanno regolato ritmi e riti”.

Anche la pelle trova spazio

Le storie narrate sono davvero tante. Così come i nomi messi sotto i riflettori da Mariella Milani. E tante sono le suggestioni e le domande. Una, riguarda “la parola dell’anno 2019 secondo il Cambridge Dictionary”: la sostenibilità. Un tema all’interno del quale, nel volume di Mariella Milani, trova spazio anche la pelle. In particolare, Mariella Milani fa riferimento alla “sentenza che vieta l’utilizzo del prefisso eco davanti alle parole pelle, cuoio e pelliccia”. E va alla ricerca dei necessari approfondimenti intervistando il general manager di UNIC – Concerie Italiane, Fulvia Bacchi. “Far passare l’idea di animal free o cruelty free è più facile che far capire che con la pelle si recupera un sottoprodotto per rimetterlo sul mercato. Si considera poco che la pelle è un materiale di recupero lavorato per creare un alto valore aggiunto e una vera economia circolare”. Parole che, in questo caso, più confidenze rappresentano l’evidenza di una concreta verità.

Leggi anche:

CONTENUTI PREMIUM

Scegli uno dei nostri piani di abbonamento

Vuoi ricevere la nostra newsletter?
iscriviti adesso
×