La Design Week ritorna al passato e riconquista (tutta) Milano

La Design Week ritorna al passato e riconquista (tutta) Milano

La rivincita di Milano inizia oggi con una Design Week che punta al sold out. Il Salone del Mobile (edizione numero 60, che apre a Fieramilano Rho domani, 7 giugno 2022) torna a pieno regime in fiera con 2.173 espositori (di cui il 27% stranieri) e in città con i suoi quasi 800 eventi. Il tutto, con un trend che è sempre più palese, conclamato, evidente. In altre parole: la moda è sempre più presente nell’arredo domestico. Conseguenza: la Design Week è una vetrina per le collezioni di tutte le griffe. Ma attenzione: tutta questa giostra mediatica non è per nulla fine a se stessa, ma rappresenta un’occasione sempre più evoluta di business. Focus: i nuovi mercati come Africa, Emirati Arabi, India, Pakistan e Asia (esclusa la Cina).

La Design Week ritorna al passato

La filiera legno-arredo si presenta al “suo” Salone forte di un 2021 con un fatturato al di sopra delle attese: oltre 49 miliardi di euro (18 dei quali derivati dall’export), più di 290.000 addetti, 70.000 aziende e una produzione cresciuta in valore del 14% sul 2019. “Il Salone del Mobile è un’occasione davvero imperdibile per aprirsi a nuovi mercati o posizionarsi laddove fino ad oggi eravamo stati marginali. E penso a mercati come l’Africa, gli Emirati Arabi, l’India, il Pakistan e l’Asia ad esclusione della Cina che, in questo momento, complici i nuovi lockdown, rischia di fermare la sua corsa” spiega Claudio Feltrin, presidente di FederlegnoArredo.

 

 

Sempre più moda e griffe

Aumentano le collezioni home dei marchi del lusso. Nel 2021, scrive Il Sole 24 Ore, il giro d’affari del mercato era stimato in 45 miliardi di euro, in crescita del 13-15% fra 2020 e 2021 e del 6-8% fra 2019 e 2021. È il segmento che è cresciuto più di ogni altro fra i beni di lusso. Così, a chi (quasi) da sempre è presente nel complemento d’arredo (come Versace, Trussardi, Fendi, Dolce&Gabbana, Armani) si aggiungono svariate new entry. Per esempio: Philipp Plein, Diesel, Roberto Cavalli. Non solo, visto che la matrice più evidente della Design week è la trasversalità progettuale e creativa. Per esempio, come ricorda Elle, quella di Prada Frames (da oggi 6 fino all’8 giugno). Oppure quella di Loewe con il progetto Weave, Restore, Renew in cui la griffe esplora la tessitura della pelle. Ancora: Cassina presenta Modular Imagination by Virgil Abloh. Mentre, dal 7 al 12 giugno, Louis Vuitton torna con la quinta edizione della mostra Objets Nomades, dove la pelle è (ancora) protagonista. (mv)

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