Su il sipario sul Salone del Mobile 2019: la pelle ci arriva “con fare guardingo”, il mercato è stabile (ma insidioso)

Si apre oggi a Milano il Salone del Mobile e gli operatori della pelle vi si affacciano con fare guardingo. Da un lato vi è la consapevolezza di proporre ancora una volta ai visitatori prodotti di alto livello, sia per la qualità della materia prima utilizzata sia per lo stile ricercato, dall’altro però i segnali che arrivano dai mercati non sono ancora incoraggianti. Nei primi quattro mesi dell’anno l’Europa non è rimasta ferma, ma ha comunque continuato a procedere a passo molto lento, mentre oltreoceano le cose sono andate meglio. Gli Stati Uniti restano un mercato di riferimento molto importante, che vuole la qualità e la ricerca. Oltretutto, Washington applica dazi sui prodotti provenienti dalla Cina che rendono poco conveniente per i produttori asiatici imbarcare i propri mobili sui container e spedirli dall’altro lato del Pacifico. “Da gennaio a oggi l’impressione è che l’imbottito in pelle stia attraversando un momento di stabilità, senza picchi positivi o negativi” conferma Bernardo Finco, titolare del gruppo Finco 1865, che per rispondere alla richiesta del mercato ha puntato un’offerta molto ampia di colori e di nuovi pronto moda. “Il problema è che forse si è tirata un po’ troppo la corda con i prezzi della pelle e così la produzione si è orientata a materiali alternativi – continua l’imprenditore veneto -. E poi c’è il Brasile, che continua a procedere con stop & go immettendo sul mercato materia prima di qualità medio o medio-bassa che finisce per condizionare tutti, quindi è importante che trovino una certa stabilità”. In Europa regna intanto l’incertezza: ” C’è un’instabilità generale a cui si somma lo spettro della Brexit – commenta Chiara Crudo di Studio Art, l’azienda di Nadia e Gianfranco Dalle Mese specializzata in rivestimenti murali in pelle -, e il tutto condiziona alcuni mercati più di altri”. Più in generale Crudo sottolinea però che “per il nostro prodotto di nicchia il primo trimestre risulta un po’ lento e a dare il polso sono il secondo e il quarto”, mentre per l’imbottito il grosso dipende dal momento in cui vengono fatte le commesse.
Da Fieramilano Rho
Lussuosa, dal fascino senza tempo e sinonimo di un certo status symbol, soprattutto nell’ambito professionale. Se nella proposta home e nel contract la pelle viene alternata a materiali diversi, principalmente tessuti, come nel caso della proposta di Trussardi Casa, marchio prodotto e distribuito dal gruppo di Forlì Luxury Living, nel segmento office il leather resta ancora il protagonista. Ne sono un esempio i modelli di poltrona presidenziale presentati dalla bergamasca Pedrali, azienda dalla forte impronta contract che sta rafforzando la sua proposta anche sul fronte ufficio, e, soprattutto di Poltrona Frau, nome di punta nella manifattura di alto livello della pelle che, peraltro, ha presentato ieri il progetto Connecting experiences firmato dall’architetto Michele De Lucchi che immagina una visione del lavoro meno gerarchica e più aperta alle relazioni interpersonali. Dove, però, le differenze tra i diversi status professionali non sono eliminate ma rese più fluide. E qui ecco che la pelle continua a giocare un ruolo da leader per sottolineare il lusso degli ambienti. (art/mb)

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