Il lusso è digitale? Le 5 sfide dei fashion e-tailer

Il lusso è digitale? Le 5 sfide dei fashion e-tailer

I fashion e-tailer sono in mezzo al guado. Nonostante rappresentino la nuova frontiera commercialee vedano moltiplicarsi utenti e transazioni, faticano. Soprattutto sotto il profilo della redditivitàe della concorrenza. Per poter affermare, dunque, che il lusso è digitale, i vari portali devono affrontare alcune sfide. Ecco le cinque principali.

Sfida numero 1, la redditività
Azionisti e investitori pretendono che i portali di moda e lusso crescano rapidamente. Crescita, spesso, pagata a caro prezzo, con onerosi investimenti che penalizzano la redditività. Investimenti in marketing e infrastrutture per garantire la consegna più rapida possibile in ogni parte del mondo.

Sfida numero 2, la concorrenza
La concorrenzaè sempre più forte. Nello stesso segmento ci sono colossi come Farfetch, MatchesFashion, Yoox Net-a-Porter. E ancora Ssense, Mytheresa e 24S di LVMH. E molti altri. Per esempio, i portali di secondo hand: Vestiaire Collective e The RealReal, per esempio. Ma, soprattutto, ci sono i grandi brand che, prima, vendevano su portali multimarca. Invece ora lavorano “in proprio”, attraverso portali di e-commerce indipendenti.

Sfida numero 3, la promozione
Molti player hanno promosso i loro prodotti su Instagram e Google, con promozioni e sconti. Secondo Business of Fashion “entrambe le strategie hanno poche probabilità di avere successo a lungo termine”. I costi per acquisire un cliente aumentano sempre di più ed è improbabile che un consumatore digitale proveniente da Instagram torni una seconda volta. I grandi marchi, poi, non gradiscono che i loro prodotti siano oggetto di di sconti. Anche per questa ragione si stanno organizzando con propri portali di vendita.

Sfida numero 4, gli investimenti
I retailer di lusso stanno ancora cercando di capire il proprio ruolo, sia online che offline. I rivenditori online devono risolvere un problema che loro stessi hanno creato. In altre parole: hanno sconfitto i negozi fisici promettendo consegne gratuite e rapidissime. Ma questo è possibile senza ulteriori investimenti?

Sfida numero 5, le domande
È possibile crescere senza dover necessariamente fare altri ingenti investimenti? Farfetch o MatchesFashion sono in grado di soddisfare il cliente che vuole esperienze personalizzate di consumo? E riusciranno a operare, allo stesso tempo, come giganti globali dell’e-commerce? E, oltre ai clienti, riusciranno ad attirare (o a mantenere) nei loro cataloghi digitali le griffe? (mv)

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