Boom di visitatori per il Salone del Mobile di Shanghai: ai cinesi piace l’imbottito italiano

Gli organizzatori si dicono più che soddisfatti dei numeri. Nella serata di Anteprima dedicata alla Vip community e alla stampa le presenze sono state 2000. In fiera i visitatori hanno superato le 20.000 unità, provenienti dalle regioni più ricche della Cina, ma anche da quelle in ascesa come Sichuan, Hubei e Henan. L’edizione di Shanghai del Salone del Mobile (19-21 novembre) chiude nel segno dell’entusiasmo, soprattutto per il segmento premium, quello che riscuote maggiore attenzione nel pubblico cinese. Tra gli ambasciatori del made in Italy, le 56 aziende chiamate a esporre nella metropoli asiatica, anche tanti brand che hanno la pelle nella propria cifra stilistica: è il caso di Visionnaires e Calligaris, o delle divisioni casa di marchi dell’alta moda come Gianfranco Ferrè Home o Trussardi Casa. Mentre il sottosegretario al MISE Ivan Scalfarotto annuncia che dei 200 milioni di euro che il Governo investirà nei progetti di internazionalizzazione circa 20 saranno destinati alla Cina, Roberto Snaidero, presidente di Salone del Mobile Milano, in una nota ufficiale commenta che “i riscontri positivi che abbiamo ricevuto dalle aziende, dal pubblico e dagli stakeholder, confermano che la strategia perseguita di portare il meglio della produzione italiana è stata la scelta giusta per posizionarci sul mercato con una precisa e forte identità”. L’export dei mobili italiani dal 2007 al 2015 è cresciuto del 384%, mentre per il 2020 è prevista un’ulteriore crescita 50% fino a 2020. (rp)

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