Gli accessori europei nel 2016 crescono (+2%): sorridono Spagna e Francia, soffrono Italia e Regno Unito. Bene anche tessuti e sintetici

I produttori italiani nel 2016 devono registrare una leggera flessione del giro d’affari (-0,5%). Ma, in generale, il bilancio annuale per accessori e componenti è positivo, con media europea in tutti i segmenti intorno al +2%. Le minuterie metalliche, in particolar modo, mettono a segno (ancora a livello comunitario) un rialzo del 4%. Stando ai rilievi le performance migliori sono quelle di Spagna (+4%), Romania (+7%), Francia (+8%) e Polonia (+10%). Soffre, invece, il Regno Unito, in calo in tutti i settori. Un buon 2016 anche per tessuti, sintetici e succedanei made in UE: il comparto comunitario cresce in media del 4,5%. Nella buona prestazione, incide l’exploit del sintetico, mentre rimane al contrario incerto il trend del rigenerato e dei tessuti. In questi due comparti pesano le performance negative di Italia, Portogallo e Romania, mentre per Francia (-20%) e Regno Unito (-2%) il 2016 del tessuto è stato del tutto negativo. Nell’andamento dei comparti influiscono le fluttuazioni delle materie prime di riferimento: il prezzo del petrolio crolla nell’anno del 29%, con ribassi anche per alluminio (-4%), rame (-12%) e nickel (-19%). Nel 2016, invece, si sono registrati apprezzamenti per le lane (10/11%), cotone e gomma naturale (entrambi a +5%). L’analisi congiunturale completa, a cura del Servizio Economico Lineapelle, si può scaricare gratuitamente qui. (rp)

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