Inizia un Mipel più complesso del solito. Briccola: “Mettiamoci in gioco”

Si alza oggi il sipario su un’edizione di Mipel per imprenditori coraggiosi. Fino al 6 settembre a Fieramilano Rho circa 300 aziende mettono in mostra il meglio della pelletteria italiana. Attesi 12.000 visitatori. La manifestazione (anche per questa edizione in concomitanza con theMicam) arriva quando i dati sui primi 5 mesi 2016 parlano di un export in calo (-1,19%). Numeri congiunturali dove a un’incoraggiante ripresa della Russia (+4,77%) fa da contraltare il rallentamento degli USA (-11,75%). “Per questo c’è bisogno di coraggio e di imprenditori che abbiano voglia di mettersi in gioco – commenta Roberto Briccola, direttore generale Bric’s e presidente Mipel –. Non c’è un Paese che da solo può risollevare un quadro generale non eccezionale, servono la novità delle collezioni e la vitalità delle aziende italiane”. La fiera della pelletteria sta attraversando una fase di rigenerazione. Obiettivo: porre l’accento sulla sua natura b2b. “Mipel sta diventando più bello e, soprattutto, più funzionale – continua Briccola –. In collaborazione con il Ministero per lo Sviluppo Economico abbiamo aumentato le attività di incoming per accogliere da tutto il mondo i buyer delle più grandi catene di distribuzione”. Confermati gli spazi Scenario (per designer emergenti) e The Glamorous (dove quattro stilisti e altrettanti buyer-coach lanciano capsule collection speciali), Mipel si apre alla città con un calendario di eventi che porta il Bagshow dentro il cuore di Milano. “I rapporti commerciali si vanno polarizzando tra i piccoli commercianti e la grande distribuzione – conclude Briccola –. Un tempo si andava in fiera solo per firmare accordi, adesso per stringere relazioni. Perché basta entrare in contatto con un player del retail in più per cambiare senso all’intera annata”. (rp)

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