La geografia dei buyer ci spiega l’exploit di Lineapelle 101

La geografia dei buyer ci spiega l’exploit di Lineapelle 101

Si attendeva il ritorno del mondo, a Lineapelle 101. E il mondo, dal 21 al 23 febbraio scorso, è tornato tra i padiglioni di Fieramilano Rho della più importante rassegna espositiva al mondo per la filiera della pelle. Un ritorno in grande stile, certificato da dati di ingresso che, aggiornati con le ultime elaborazioni, attestano la presenza in fiera di 24.574 tra buyer e operatori di settore. Un ritorno, per certi versi, ancora parziale, visto che la riapertura post Covid delle frontiere, in particolare quelle cinesi, può generare effetti ulteriormente positivi sulla geografia dei buyer. Cosa che scopriremo, però, tra qualche mese, quando, dal 19 al 21 settembre 2023, si svolgerà Lineapelle 102.

L’exploit di Lineapelle 101

Partiamo dal dato generale. L’ingresso di 24.574 tra buyer e operatori di settore è un dato che spicca, soprattutto se letto alla luce delle percentuali di crescita relative alle edizioni 2022: +45% su quella di febbraio (strettamente paragonabile in termini stilistici, visto il riferimento alla stagione estiva), +15% su quella di settembre (dedicata all’invernale). Un exploit che riavvicina Lineapelle, in attesa del ritorno strutturale di alcuni buyer, alla sua dimensione pre-Covid.

 

 

La geografia dei buyer

Vista come l’edizione della (quasi completa) riapertura delle frontiere, Lineapelle 101 ha soddisfatto questa aspettativa accogliendo dall’estero il 40,5% dei buyer, provenienti da 111 nazioni. Significativo il +85% su febbraio 2022 e il +7% su settembre 2022, che dimostra come il percorso di normalizzazione post pandemia sia sempre più solido. Crescono in modo sensibile le presenze dai Paesi che entrano nella top ten di Lineapelle 101 guidati da Francia (+56% su febbraio 2022), Spagna (+84%) e Germania (+61%). A seguire: Regno Unito (+58%), Turchia (+147%), Portogallo (+58%), Stati Uniti (+71%), Svizzera (+28%), Polonia (+100%), Paesi Bassi (+28%). Esponenziale il rimbalzo di Cina, Taiwan, Hong Kong, India, Corea del Sud e Giappone. È la dimostrazione della riapertura asiatica. Ma questo è solo l’inizio.

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