La Moda Italiana@Almaty: stabilità e basso prezzo

La Moda Italiana @ Almaty

Si conclude oggi in Kazakistan La Moda Italiana@Almaty. Presso il Dom Priemov sono presenti 50 marchi del total look made in Italy, in gran parte produttori di calzature e pelletteria.

Stabilità e primo prezzo
Secondo Marino Fabiani, presenza storica a questo salone: “Il bilancio di questa edizione è in linea con le ultime due. Il che conferma come il livello degli affari si sia stabilizzato, ma in quantità inferiore rispetto al passato. I buyer che arrivano ad Almaty, ma anche in altre manifestazioni simili, sono più o meno sempre gli stessi delle passate edizioni. Vanno alla ricerca di prodotti a basso prezzo. Infine, vedo più movimento per articoli destinati al pubblico maschile per via dei clienti che vengono dai Paesi musulmani come Uzbekistan, Tagikistan ed altri”.

 

Soprattutto Uomo
Le stesse sensazioni arrivano da Loredano Corvaro, responsabile Russia e CSI per Vittorio Virgili: “I visitatori non sono mancati. L’interesse è concentrato verso prodotti di fascia più economica. In particolare, per quelli da uomo. Anche il settore donna, comunque, ha lavorato”. Per Luca Guerrini di Blue Star: “Le novità da segnalare non sono molte. Il mercato kazako, come previsto, non offre ancora segnali di ripresa. I clienti sono molto cauti sugli acquisti e va sempre considerato che in questa edizione esponiamo la collezione estiva che non è mai quella di punta. Qualche segnale incoraggiante è arrivato della delegazione uzbeka (nella foto) che ha confermato i volumi degli ordini della scorsa stagione estiva”. Più in generale, Stefano Festa Marzotto, presidente di Ente Moda Italia aveva sottolineato che ”i consumatori hanno confermato negli anni un forte interesse per la moda italiana. Le principali città del Paese sono dotate di una buona rete retail e di shopping mall. Il mercato si sta strutturando sempre di più”. (mv)

 

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