Fiere, la scarpa italiana tenta la riconquista dei mercati CSI

scatti da moda italiana almaty

La calzatura italiana si presenta ai mercati dell’Est Europa: pronti i saloni per Kazakistan, Ucraina e, infine, Russia. Da domani a venerdì, al Dom Priemov di Almaty (Kazakistan), è in programma “La Moda Italiana@Almaty”, con 50 marchi italiani del total look presenti anche grazie al supporto operativo diretto dell’ufficio locale di ITA-ICE. Lunedì e martedì prossimo saranno 30, invece, i marchi presenti all’Intercontinental Hotel di Kiev (Ucraina) per l’evento “La Moda Italiana@Kiev”. Le due rassegne sono promosse da Assocalzaturifici in collaborazione con Ente Moda Italia e ITA-ICE.

Export da rivitalizzare
Kazakistan e Ucraina sono due mercati in calo per la scarpa made in Italy. Sul primo si registra nei primi 5 mesi del 2019 il calo del 17,3% in valore e addirittura del 29,3% in quantità. Va appena meglio, o meno peggio che dir si voglia, in Ucraina, dove le vendite di calzature italiane hanno ceduto l’8,9% in valore e il 4,5% in quantità.

Il commento di Badon
“Ci sono numerosi motivi di incertezza per tutto il mercato dell’area CSI, sia per ragioni interne, come la debolezza del sistema bancario e valutario in Kazakistan – osserva Siro Badon, presidente di Assocalzaturifici – e le crisi politiche ed economiche in Ucraina, sia per la guerra commerciale tra USA e Cina. È fondamentale la nostra azione per sostenere le imprese che esportano in questi mercati. In particolare, occorre mantenere le posizioni guadagnate attraverso i positivi investimenti fatti dalle aziende nel recente passato ed essere pronti a cogliere le opportunità presenti”. L’appuntamento successivo per l’Est Europa è Obuv, in programma a Mosca dal 21 al 24 ottobre. (mv)

 

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