Micam50, tra novità e cultura della scarpa: la parola a Siro Badon

Siro Badon parla di Micam

La scarpa italiana si prepara al suo settembre fieristico con particolari aspettative. E un certo numero di novità. Il riferimento è alla prossima edizione di Micam, in calendario a Fieramilano Rho dal 15 al 19 settembre. Appuntamento significativo per ragioni “anagrafiche”, visto che la fiera compie 50 anni. Appuntamento atteso in virtù di un mercato che resta caratterizzato da una costante instabilità. Per capire cosa accadrà al prossimo Micam abbiamo intervistato Siro Badon, neoeletto presidente Assocalzaturifici.

In che modo e con quali aspettative la calzatura italiana arriva alla prossima edizione di Micam?
Micam
è l’occasione che le aziende aspettano per fare business, ma anche per dimostrare la loro capacità di evolvere e dare nuovi spunti al settore. Per questo, guardiamo alla prossima edizione, in cui tra l’altro festeggeremo il cinquantesimo anniversario, come un’occasione per raccontare questa vivacità creativa e la capacità di innovare che è tipica di questo settore. Un’opportunità ancora più importante per le aziende, se si pensa che stiamo attraversando una fase non facile per il mercato. L’anno scorso ha chiuso dimostrando le difficoltà non solo dal punto di vista del mercato interno ma anche dal lato dell’export. In questo contesto, tuttavia, da parte delle aziende non mancano voglia di innovare, dinamicità delle proposte e interessanti novità di prodotto. Tutto questo sarà sotto i riflettori di Micam.

Come si inserisce in questo contesto la novità espositiva di Players District?
Il comparto delle calzature sportive e outdoor è dotato di una forte identità e sta intercettando un pubblico sempre più ampio. Le aziende del settore investono in ricerca tecnologica e stilistica e meritano un palcoscenico dedicato, nello spirito di promozione delle novità e della creatività che caratterizza Micam. Players District punta a essere molto più di un’area tematica. Sarà un “mondo” che racconta le tante dimensioni delle calzature sportive e outdoor. Comprenderà anche un’area demo, The Arena, in cui scoprire la performatività di questi prodotti indossati durante esibizioni coinvolgenti.

Quali altre novità propone la prossima edizione di Micam?
Daremo spazio ai giovani stilisti, la cui creatività è indispensabile per poter costruire il futuro del settore. Per questo ospiteremo la sfilata di MittelModa che celebrerà i finalisti del contest che ha visto protagoniste tutte le scuole di moda europee. Oltre ad essere un momento di giusta visibilità per questi giovani talenti, questa iniziativa rappresenta un’occasione per dimostrare quanto sia importante dare spazio alla formazione e alla valorizzazione delle nuove generazioni nel nostro settore.

Verso quale direzione vuole evolvere Micam per offrire ai propri espositori (e più in generale al settore della calzatura) il miglior servizio e il miglior supporto?
Continueremo a lavorare per dare la migliore visibilità possibile alle aziende presenti, creare occasioni di business attraendo buyer da tutto il mondo e fare della manifestazione un momento in grado di mettere in risalto le peculiarità di ogni comparto. Guardiamo a Micam come a un evento capace di fare cultura della calzatura. Ovvero di mostrare il settore calzaturiero nelle sue tante anime: economica, stilistica, tecnologica e di ricerca. A questo spirito si conformano tutte le iniziative. Inoltre, per tutelare la creatività e l’investimento in ricerca & sviluppo delle aziende di settore, abbiamo attivato un servizio per la lotta alla contraffazione con avvocati a disposizione delle imprese, che durante Micam si metteranno a disposizione attraverso un desk dedicato.

Quali iniziative estere sono in agenda nei prossimi mesi?
Confermeremo la ricca agenda di appuntamenti esteri a cui abbiamo partecipato in questi anni. Ci muoveremo in Europa, Russia, Ucraina e Cina, per mettere in contatto le aziende italiane con i compratori esteri nei mercati più attenti alla qualità del prodotto made in Italy. In generale, auspichiamo che le istituzioni italiane più vicine al mondo produttivo ci supportino sempre di più, per costruire insieme più opportunità per le imprese del nostro Paese, ricche di tradizione, ma anche fortemente orientate all’innovazione.

Nella foto (by Assocalzaturifici), il presidente Siro Badon

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