Pelle in primo piano a Parigi, tra sostenibilità e Première Vision

Première Vision Leather a Parigi

C’è la pelle, questa settimana, sotto i riflettori della Tour Eiffel. A Parigi lunedì scorso (16 settembre) si è svolto The Sustainable Leather Forum, organizzato da CNC, Conseil National du Cuir. Mentre ieri si è aperta, all’interno del tradizionale sistema integrato di fiera riservate alla fornitura fashion/luxury, Première Vision Leather. Il salone si concluderà domani.

Il Forum
Il forum parigino non ha avuto solo il merito di tenere viva l’attenzione e la necessità di discutere di pelle e sostenibilità. L’ha fatto, infatti, portando sul palco a parlarne alcuni tra i top client dell’industria conciaria di più alto livello. Tra i panel di approfondimento che hanno messo a confronto gli addetti ai lavori di tutta la filiera, sono stati ospitati gli interventi di tre colossi che “giocavano in casa”: Kering, LVMH, Hermès.
Maire-Claire Daveu (Chief Sustainability Officer di Kering) ha ribadito la linea di condotta del gruppo che controlla (anche) Gucci. Emmanuel Pommier (managing director della divisione Artisanal Leathergoods and Saddlery) ha proposto, invece, delle interessanti sottolineature per quanto riguarda il rapporto della griffe con la pelle. Hermès, come riporta ilportale Leatherbiz, valuta nell’11% la riduzione del suo utilizzo, mantenendo invariato il volume di prodotto finito. Non significa, però, che la griffe rinuncia alla pelle. “Siamo assolutamente impegnati con questo materiale che ha reso la nostra attività quella che è”, ha detto Pommier spiegando che la riduzione è frutto dell’ottimizzazione delle fasi di produzione. Quella di taglio, soprattutto.
Da parte sua, Christelle Capdupuy, Global Sustainable Development Director per LVMH, ha spiegato che gli obiettivi primari del gruppo (che non ha aderito al Fashion Pact presentato al G7 di Biarritz) sono tutelare la biodiversità e trovare soluzioni ai cambiamenti climatici. Per raggiungerli, punta ad avere entro il 2025 tutti i suoi fornitori conciari certificati con LWG (oggi sono il 62%).

La fiera
Première Vision Leather
è iniziata ieri e si conclude domani. Trecento gli espositori ai quali spetta il compito di raccogliere le indicazioni di un mercato ritenuto sempre strategico, quello francese. Fondamentale per la presenza delle multinazionali del lusso (proprietarie di una galassia di griffe italiane) e stimolante per la sua tradizionale visione stilistica di alto profilo. Le impressioni, mentre la fiera si avvia verso la conclusione del suo secondo giorno, sono in linea con quanto riscontrato nelle ultime edizioni. Decisa focalizzazione sul mercato francese e particolare attenzione per la pelletteria. Nessun segnale di improvvisa ripartenza del mercato (soprattutto per quanto riguarda la calzatura), ma anche nessuna nuova fonte di preoccupazione. In tempi complicati come questi, è una notizia.

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