Pitti Uomo, second day: tanta pelle (innovativa) e le parole (molto chiare) del ministro Calenda

Secondo giorno, oggi, per Pitti Immagine a Firenze. Edizione numero 90, tema portante: i “lucky numbers”. Concetto ideale per rappresentare un evento fieristico e di costume da 1219 collezioni esposte e oltre 20000 buyer attesi. Ma anche suggestione utile per descrivere la potenzialità e l’innovazione a cui è stata sottoposta la pelle da stilisti e manifatturieri: nuovi trattamenti, ipertecnologici, basati su pellami di altissima qualità lavorati in nuove forme e con nuove modalità. Pelli leggerissime, idrorepellenti e morbide sono modellate per giacche, impermeabili, zaini, borsoni da viaggio, sneaker, ma anche cappelli, sciarpe e addirittura accessori da bicicletta. Tantissima pelle in una fiera che, ieri, è stata teatro di alcuni interventi istituzionali molto importanti, a partire da quello del ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda, che ha garantito il sostegno del governo alle PMI e al sistema moda italiano, mettendo però i puntini sulle “i”: “Investiremo solo su ciò che funziona – ha detto il ministro -: non è stato così negli ultimi 40 anni”. Il riferimento di Calenda è alla volontà di impegnare risorse, finanziarie e strategiche, per valorizzare “fiere e iniziative di valore internazionale, mettendole al riparo dalla concorrenza, riprogrammando anche il calendario a partire dal 2017. Dall’anno prossimo Milano e Firenze avranno un calendario totalmente integrato, che sarà pensato in chiave consumer dreamer. Ciò significa che le scelte saranno prese in base alle esigenze del consumatore finale e non dell’ente organizzatore del salone”. Parole chiare e circostanziate: “I soldi per i finanziamenti al made in Italy ci sono – ha proseguito Calenda -, li troviamo. Ho messo altri 50 milioni di euro nel sostegno ai vari settori. Non rinchiudiamoci, non diamo retta a certo populismo becero perché il populismo è il rifiuto della modernità. Bisogna concentrarsi e potenziare le cose che funzionano in questo Paese: è una cosa banale ma vera. E allora ecco il sostegno del Governo a Pitti Immagine, ecco il piano triennale di finanziamenti, ecco la necessità di non autocelebrarsi, ma di dare battaglia ogni anno, senza sedersi sugli allori. Agli organizzatori di Pitti dico: fateci la lista della spesa e noi opereremo per sostenibilità, formazione, nuovi consumatori”. (mvg/lf)

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