Tutto pronto per Pitti Uomo (da domani a Firenze). Tra pelle, new entry e grandi speranze (della calzatura) parte il primo evento dell’anno

Partirà domani, per concludersi venerdì (13 gennaio) l’edizione numero 91 di Pitti Immagine Uomo, in programma alla Fortezza da Basso di Firenze, dove saranno esposte le collezioni per l’inverno 2017/2018. Saranno 1.220 i marchi presenti, dei quali 540 provenienti dall’estero. Ben 214 sono i nomi nuovi e i rientri. Sono attesi circa 36.000 visitatori e oltre 24.800 buyer, quelli registrati all’ultima edizione invernale, dei quali 8.800 provenienti dall’estero. Pelle, come da alcune stagioni sotto i riflettori, anche in declinazioni inedite, di cui vi parleremo nei prossimi giorni. Il programma di eventi speciali rappresenta un ulteriore superamento del dualismo tra fiera e fashion week, verso nuovi format che uniscono ricerca stilistica, comunicazione e concretezza per il mercato. “Dimmi come balli e ti dirò come vesti”: Pitti Dance Off è il tema-guida dei saloni. Gli eventi speciali in programma riguardano Paul Smith, Tim Coppens, Ciro Paone (Kiton), Carlo Volpi, Lucio Vanotti, Sansovino 6, due progetti che mettono in primo piano i nuovi talenti dal Giappone e dalla Corea e la presenza di brand importanti come Z Zegna, Tommy Hilfiger e Paul Smith. Golden Goose Deluxe Brand, circa 100 milioni di euro di fatturato nel 2016, celebra il decimo anniversario della sua sneaker iconica partecipando alla manifestazione come special project guest. Domani l’evento straordinario allestito presso la Stazione Leopolda di Firenze. “Le aspettative per Pitti sono sempre alte, soprattutto per chi si sente pronto e preparato per affrontare la manifestazione e il mercato” ci dice Gianni Giannini del calzaturificio Doucal’s di Montegranaro (Fermo). “Le problematiche non mancano, ma credo che chi è rimasto sul mercato, ha investito e riesce ad essere propositivo e interessante può puntare ad uno sviluppo. Una prospettiva a cui può ambire solo una quota minoritaria di imprese. La difficoltà del made in Italy è la competizione con le grandi griffe, desiderose di accaparrarsi anche piccole quote di mercato, ma dobbiamo quantomeno proteggere i nostri consueti e storici canali”. (mv)

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