Ifaba, il formificio investe green: acquisito il 10% di Camont

Ifaba, il formificio investe green: acquisito il 1°% di Camont

Esattamente due mesi fa abbiamo intervistato Luca Giani, CEO del formificio Ifaba di Parabiago. Ci aveva spiegato tutti i piani di sviluppo dell’azienda e le sue frontiere di investimento. Oggi, Ifaba arriva una notizia che conferma il modo in cui l’azienda lombarda sta percorrendo questo percorso. In altre parole, Ifaba investe e acquisisce una partecipazione del 10% di Camont (fonte Fashion Network). Tra le sue attività, l’azienda con sede a Montecosaro (Macerata) ritira gli sfridi di plastica dai formifici, le forme in plastica dismesse dai calzaturifici e li trasforma in nuove materie prime riutilizzabili nel ciclo produttivo. Ecco perché il formificio di Parabiago considera questo un rafforzamento del proprio impegno verso pratiche ecosostenibili.

Ifaba investe green

“Non si tratta soltanto di un traguardo significativo per la nostra azienda, ma anche di un esempio di come l’industria possa evolvere verso un’idea di business sostenibile”. Sono parole di Virginio Belloni, che insieme al fratello Ermanno sviluppò Ifaba, azienda nata negli anni ’50 che ha chiuso il 2023 con 14 milioni di euro di fatturato. Il formificio si appresta ad aprire una nuova sede a Fossò (Venezia).

 

 

Acquisito il 10% di Camont

“Con Camont al nostro fianco rafforziamo la nostra leadership e ci impegniamo a promuovere un modello replicabile che possa ispirare tutti i calzaturifici e le aziende del settore manifatturiero” conclude Belloni. L’operazione garantisce a Ifaba la continuità di approvvigionamento di materie prime riciclate e di alta qualità e, di conseguenza, la stabilizzazione dei prezzi nel mercato.

Camont

Dal 1984 Camont si occupa della lavorazione di prodotti in plastica. In particolare, producendo abbozzi per lo sviluppo di forme in plastica per calzature. Nel corso degli anni ha, poi, trasformato i rifiuti speciali non pericolosi in risorse preziose per la produzione di abbozzi in plastica. L’azienda maceratese si occupa anche del recupero e commercializzazione di materie prime secondarie che diventano macinati e/o granulati utilizzabili nello stampaggio di articoli vari (tubi per irrigazione, cassette per agricoltura, etc). (mv)

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