Il lusso se diventa bene rifugio è un paradosso, se attira M&A no

Il lusso se diventa bene rifugio è un paradosso, se attira M&A no

C’è un che di paradossale nella lettura incrociata di due notizie uscite in settimana. Già, perché da un lato c’è chi dice che il prodotto di lusso sta diventando un bene rifugio, cioè uno di quei valori (come il mattone, o l’oro) cui il risparmiatore si aggrappa quando il mercato si fa incerto. Ma, dall’altro, c’è chi osserva che i listini dei beni rifugio veri e propri sono a loro volta diventati particolarmente fluttuanti. Una cosa è certa, conclude un terzo articolo della rassegna stampa: il lusso continua ad attirare operazioni di M&A. Armani è il prossimo nome caldo.

 

 

Consigli di lettura:

  • Sono gli esperti di GAM a dire che il lusso sta diventando un bene rifugio. “Se negli anni Settanta – si legge su MFF –, dopo decenni di crescita e benessere senza tensioni sui prezzi al consumo, era stato l’oro a rappresentare un baluardo contro il ritorno dell’inflazione, oggi a svolgere questo compito saranno i beni di alta gamma”. Perché? “È un’industria che tende a performare positivamente in tempi di inflazione – risponde Swetha Ramachandran – perché i beni sottostanti hanno un forte pricing power e i consumatori di prodotti di lusso sono tipicamente anelastici al prezzo”;
  • C’è un che di paradossale nella faccenda, però. Perché, come si legge su Il Sole 24 Ore, i beni rifugio, proprio per il loro valore di riparo economico dalle intemperie, finiscono per subire variazioni di valutazione dettate da fattori esogeni al proprio mercato originario. In che senso? Quando dal confine russo-ucraino sono arrivati segnali di distensione, ad esempio, l’oro ha perso l’1%, così come hanno segnato valori in flessione il dollaro e i titoli di stato di USA e Germania. Il problema è specialmente dell’investitore: se compra nel momento sbagliato, va in rosso;
  • C’è un campo, invece, nel quale il lusso non perde appeal, anzi resta centrale. È quello delle operazioni di Merger & Aquisition. PWC fa il bilancio di quanto accaduto nel 2021. E, soprattutto, una stima di che cosa può succedere nel 2022.

Leggi anche:

 

CONTENUTI PREMIUM

Scegli uno dei nostri piani di abbonamento

Vuoi ricevere la nostra newsletter?
iscriviti adesso
×