La crisi di Pittards e altre storie dal fashion business

La crisi di Pittards e altre storie dal fashion business

Il mercato della moda è in fase di radicale polarizzazione. La crisi di Pittards, gruppo britannico (con propaggini produttive in Africa) della concia e del prodotto in pelle, dimostra che, quando le cose cominciano ad andare male, è difficile scamparla. Mentre la semestrale del gruppo Zegna (vabbè che parliamo di proporzioni completamente diverse del business) conferma che, quando si appartiene al ristretto gruppo di chi ce la sta facendo, le soddisfazioni arrivano. La rassegna stampa settimanale regala letture interessanti sui sommovimenti nel fashion business. A tutti i livelli.

Consigli di lettura:

  • Il round di finanziamenti annunciato l’11 luglio doveva servire, nelle intenzioni, ad alleviare, se non risolvere, la crisi di Pittards. Dalla casa madre inglese non arrivano buone notizie: la raccolta fondi non ha portato i risultati sperati, scrive Market Watch, e quindi ora la società valuta tutte le possibilità, inclusa la vendita dell’azienda;

 

 

  • Fatta eccezione del gruppo Kering, che sconta ancora le difficoltà di Gucci, le semestrali dei grandi gruppi del lusso sono tutte di segno positivo. Zegna, con il suo +23,9%, si unisce al gruppo dei super-winner;
  • Nel novero di chi sta vincendo la sfida del lusso c’è sicuramente il gruppo LVMH. Che, già forte del proprio prestigio, in settimana si è voluto legare all’immagine delle Olimpiadi di Parigi, diventandone sponsor;
  • Concludiamo con una new entry nella competizione del fashion system. Certo, non si può dire che Fedez sia un volto completamente nuovo della moda. Ma di certo ne è un nuovo imprenditore: il cantante e volto TV (marito di Chiara Ferragni, che del fashion italiano è diventata protagonista) ha rilevato una quota del brand A Better Mistake.

 

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