Retail: i francesi di Vivarte vedono la luce, gli inglesi di Brantano non trovano compratori

Il gruppo Vivarte ha siglato un accordo con i suoi 172 creditori per ridurre il proprio debito del 60%, cioè di 846 milioni di euro. Il passivo si riduce a circa 600 milioni di euro, con scadenza prorogata di altri due anni, al 2021. L’accordo prevede anche il finanziamento fino a 95 milioni di euro per gli investimenti futuri nella rete del retail. Altri 95 milioni dovrebbero arrivare nelle casse di Vivarte dalla vendita dei marchi già sul mercato: Naf Naf, André, Kookaï, Chevignon e lo spagnolo Merkal, mentre Pataguas è stato già venduto. Attraversando la Manica, per Brantano, retailer inglese in vendita da qualche mese, il prossimo 30 giugno scadrà il termine per la presentazione delle offerte. Metis Partners, che sta cercando di collocare l’insegna sul mercato, sostiene che “Brantano è un’occasione da non perdere”. L’insegna, con 72 negozi e 82 concessioni nel Regno Unito, da marzo 2016 a febbraio 2017 ha sviluppato un fatturato di 82,1 milioni di sterline (93,5 milioni di euro). Secondo Metis, visto che per PwC il mercato delle calzature è destinato a salire dagli attuali 9 miliardi a 10,4 miliardi di euro nel 2020, “Brantano è in pole position per approfittare di questa crescita”. Per ora, però, nessuno avrebbe presentato offerte credibili. (mv)

 

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