San Quirico si prende il 75% di Minerva Hub (valutato 500 milioni)

San Quirico si prende il 75% di Minerva Hub (valutato 500 milioni)

La holding San Quirico si prende il 75% di Minerva Hub. Il restante 25% sarà detenuto da Xenon con altri investitori. Matteo Marzotto manterrà l’incarico di presidente all’interno del gruppo che si occupa di finiture e materiali per accessori di lusso. San Quirico è posseduta dalle famiglie Garrone e Mondini, azioniste del colosso petrolifero ERG. “Questa operazione consentirà di accelerare lo sviluppo grazie alle sinergie finanziarie, commerciali, produttive, nonché alla ricerca e all’innovazione. La crescita di Minerva Hub continuerà anche attraverso nuove acquisizioni” si legge nella nota stampa che annuncia l’accordo.

Valutazione 500 milioni

Minerva Hub è nata nel 2022 dalla fusione di XPP Seven, presieduta da Gianfranco Piras, e Ambria Holding, presieduta da Matteo Marzotto. Può contare su ricavi per oltre 170 milioni di euro, un portafoglio di oltre 1000 clienti (“tra cui 20 dei top luxury brand”) e più di 700 occupati diretti. Grandi numeri che il gruppo vuole far crescere ancora, puntando a un fatturato di 300 milioni di euro. Per riuscirci, dalla fine del 2022 Minerva Hub era in cerca di un partner finanziario. Secondo le dichiarazioni degli interessati doveva essere un socio di minoranza, ma poi le trattative hanno portato a un altro risultato. Ieri, in tarda serata, è arrivato l’annuncio che San Quirico ha rilevato il 75% del capitale sociale di Minerva Hub. Secondo quanto riferisce MF Fashion, l’operazione si sarebbe basata su una valutazione di oltre i 500 milioni di euro.

 

 

Imprenditori poco inclini ad unirsi

Poco prima dell’annuncio, nel suo intervento al summit del Sole 24 Ore, Matteo Marzotto ha confermato che Minerva Hub rimarrà focalizzata sulla fornitura di accessori del lusso. “Noi non ci facciamo tentare da altre cose che stanno dentro l’alto di gamma” aveva detto Marzotto (fonte Fashion United). Lo stesso imprenditore aveva sottolineato come l’Italia sia un grande distretto con gli imprenditori che hanno “il difetto tipico degli italiani: farsi i fatti propri, rimanere piccoli invece di creare una federazione di competenze. Purtroppo, si fa confusione tra individualità e individualismo. Insomma, piccolo è bello fino a un certo punto” ha rimarcato Marzotto. (mv)

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