Zegna vola a Wall Street, la diversa strategia di Dolce&Gabbana

Zegna vola a Wall Street, la diversa strategia di Dolce&Gabbana

Zegna chiude il 2023 in ascesa e vola a Wall Street, mentre Dolce&Gabbana annuncia investimenti nel beauty. È tempo di resoconti finanziari per i big del lusso e i segnali di crescita non mancano, ma le categorie di prodotto sulle quali si basa la scalata al successo sono ben diverse. Nel caso di Ermenegildo Zegna Group (proprietario dei marchi ZEGNA e Thom Browne, licenziatario esclusivo per il business Tom Ford Fashion) si registra un successo globale nel menswear di lusso (crescita dei ricavi del 27,6% su base annua, pari a 1,9 miliardi di euro per l’intero anno 2023). Per la maison di Domenico Dolce e Stefano Gabbana, invece, la strategia di sviluppo pare mettere (per ora) in secondo piano gli accessori moda. È, infatti, il comparto beauty ad dover essere riposizionato “allo stesso livello delle altre categorie del marchio”. E che livello… La griffe, nella “bellezza” punta a raggiungere i 4 miliardi di vendite retail entro il 2026-27.

Zegna vola a Wall Street

Zegna festeggia ottimi risultati su tutta la linea. “Sia il brand ammiraglio che Thom Browne hanno mostrato forte dinamismo a livello globale – commenta il CEO Gildo Zegna in una nota -. Incoraggianti la costante crescita in area EMEA, la performance negli USA e la ripresa della Cina”. Il gruppo ha chiuso l’esercizio 2023 con crescita organica del 19,3%. Solo nel quarto trimestre 2023 i ricavi sono stati pari a 570 milioni di euro, in crescita del 40,1% su base annua. Il gruppo ha potuto così consolidare la sua posizione a Wall Street, con un indice Nyse che ha sfiorato l’obiettivo dei 2 miliardi.

La crescita nei retail

“L’aumento significativo del fatturato nel 2023 – continua Zegna -, in particolare nella nostra rete di negozi a gestione diretta, è un chiaro segnale che conferma come la domanda per i nostri marchi rimanga forte”. Buoni risultati anche per Tom Ford Fashion, che ha registrato 236 milioni di euro di ricavi, di cui 97 milioni nel solo quarto trimestre sui 570 milioni complessivi del gruppo.

 

 

La diversa strategia di Dolce&Gabbana

L’obiettivo di Dolce&Gabbana si muove in un terreno diverso da quella della filiera degli accessori moda. Un terreno, però, particolarmente fertile, a quanto sembra. La maison punta, infatti, a raggiungere i 4 miliardi di vendite retail entro il 2026-27 con il settore beauty. Ad annunciarlo è stato l’Operating CEO di Dolce & Gabbana Beauty, Gianluca Toniolo (fonte Milano Finanza). “Nel corso del nostro primo anno di attività abbiamo già superato il target del 50%, con un’esecuzione del nostro business plan ambizioso davvero eccellente. Abbiamo toccato i 1,5 miliardi di vendite retail rispetto al miliardo previsto”. In primavera sarà lanciato il make-up, con oltre 100 milioni di euro investiti per la comunicazione (nella foto).

L’effetto rossetto per D&G

D&G è il primo brand italiano che ha scelto di internalizzare il segmento, gestendo direttamente le linee di fragranze e make-up. Il passo successivo sarà entrare nel mercato della cosmesi. “Un’operazione importantissima che rafforzerà il brand nella percezione elevata che già ha – ha dichiarato ancora a MFF Toniolo -. Dico sempre che se lanciare profumi è un’operazione di sprint, il make-up è come correre una maratona”. Alla faccia del cosiddetto “effetto rossetto”. In altre parole, la teoria secondo la quale, in momenti di crisi, le vendite dei prodotti di lusso di minor prezzo (come i rossetti) possano diventare oggetto di consumo di rifugio per il consumatore. “Riteniamo sia necessario riposizionare la categoria del beauty di Dolce&Gabbana allo stesso livello delle altre categorie del marchio“.

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