Adotta una Scuola, anche Gucci e Zegna nel progetto Altagamma

Adotta una Scuola, anche Gucci e Zegna nel progetto Altagamma

Anche Gucci e Zegna sposano Adotta una scuola. Il progetto formativo di Altagamma arriva alla sua seconda edizione e i marchi aderenti passano da 17 a 23. L’obiettivo di Adotta una scuola è quello di “creare un rapporto virtuoso tra scuole tecniche-professionali e il mondo industriale”. Questo per rispondere alle esigenze delle aziende che oggi hanno bisogno di talenti manifatturieri. “Lo studio Altagamma – Unioncamere ha evidenziato una rilevante difficoltà a reperire talenti manifatturieri. Si stima siano circa 346.000 le figure professionali che serviranno, ma solo 1 su 2 sarà identificata. Un paradosso in un Paese che vede il 23% di disoccupazione giovanile” commenta Stefania Lazzaroni, direttrice generale di Altagamma.

Adotta una Scuola

I 6 nuovi marchi che hanno aderito all’edizione 2022/2023 di Adotta una Scuola sono: Davines, Ferrari Trento, Feudi di San Gregorio, Gucci, Pomellato e Zegna. Si aggiungono ai 17 della prima edizione e che hanno riconfermato il loro impegno. Nell’ordine: Aurora, Benetti, Bottega Veneta, Brioni, Bulgari, Fendi, Ferragamo, Giorgetti, Herno, Isaia, Loro Piana, Masseria San Domenico, Moncler, Poltrona Frau, Stellantis con i brand Alfa Romeo e Maserati, Technogym, The Gritti Palace Venice. Gli istituti scolastici adottati sono 23, situati in 10 regioni italiane.

 

 

Un segnale ambivalente

“Con il progetto Adotta una Scuola vogliamo valorizzare le conoscenze e le competenze artigianali e tecniche, indispensabili per la nostra industria, coniugando esigenze delle imprese e necessità formative degli istituti” dice Matteo Lunelli, presidente di Altagamma. Secondo lo studio Altagamma – Unioncamere, il fabbisogno di profili tecnici e professionali nei prossimi 5 anni è stimato in 346.000 unità rispetto alle 236.000 del 2019. Un segnale ambivalente, che indica una criticità e al contempo la significativa crescita del mercato dell’alto di gamma. Aumenta, dunque, il fabbisogno di figure professionali manifatturiere, di cui però ad oggi solo il 50% riesce a essere soddisfatto. Nel dettaglio saranno necessari 108.000 profili nell’automotive, 94.000 nella moda, 62.000 nell’alimentare, 46.000 nel design e mobile e 36.000 nell’ospitalità. (mv)

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