Craft The Leather, vince Hongji Lee con le spirali da indossare

Craft The Leather, vince Hongji Lee con le spirali da indossare

È Hongji Lee la vincitrice dell’ottava edizione di Craft the Leather, concorso internazionale organizzato e finanziato dal Consorzio Vera Pelle Italiana Conciata al Vegetale. La collezione della studentessa del London College of Fashion si chiama “A Spyral Dynamic”: è composta da tre elementi che evocano la forma di spirali concentriche. Tre accessori da indossare: a spalla, al polso e sul dorso. Un’idea originale che ha convinto la giuria tecnica e i follower che hanno votato sui canali social del consorzio. Non solo, ha conquistato anche i visitatori di Lineapelle98, dove le opere concorrenti sono state esposte nei tre giorni di evento fieristico. Il vincitore è stato decretato da una media ponderata delle tre votazioni, in cui il voto della giuria tecnica ha avuto un peso percentuale maggiore rispetto alle votazioni popolari.

Gli altri premiati

Tra i dieci giovani designer, provenienti da dieci scuole internazionali, che hanno partecipato all’edizione 2019 di Craft The Leather, si sono distinti altri due talenti emergenti. Ad aggiudicarsi il secondo posto con una collezione di calzature è stata Evelien Sommen, studentessa dell’Academy of Fine Arts di Sint Niklaas (Belgio). Il terzo posto è andato a Jade Houben, proveniente dalla Royal Academy of Fine Arts di Anversa, per una collezione di accessori di pelle intrecciata.

 

 

 

Il voto

I criteri che hanno determinato la votazione da parte della giuria tecnica sono stati: l’attinenza del concetto creativo alle qualità intrinseche della concia al vegetale; l’uso innovativo della pelle conciata al vegetale; l’eccellenza estetica; la manualità nella realizzazione del prodotto, la coerenza e l’armonia della collezione. Il valore aggiunto richiesto è la capacità della collezione di raccontare una storia.

Maria Sole Ferragamo

Quest’anno ha fatto parte della giuria tecnica anche Maria Sole Ferragamo, designer ormai affermata che nel 2015 partecipò e vinse Craft the Leather. Fu proprio da quella esperienza formativa che partì il suo concetto di “wearable architecture”. Ispirata dall’arte e dalla maestria artigianale, Maria Sole crea pezzi unici ed esplora le infinite possibilità dell’upcycling dei materiali, utilizzando specialmente pelle recuperata. (mvg)

 

 

 

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