Designskolen Kolding e Lineapelle reinventano l’opera con la pelle

Designskolen Kolding e Lineapelle reinventano l’opera con la pelle

Dopo il successo della prima edizione, torna il laboratorio didattico-creativo (Hi)story / (Re)source / Project(ed), frutto della collaborazione tra Designskolen Kolding e Lineapelle che reinventano l’opera con la pelle. Dal 17 novembre al 20 dicembre 2025, studenti dei corsi di Moda, Accessori e Tessile saranno chiamati a reinterpretare i costumi di un’opera del passato. La pelle italiana, con la sua tradizione artigianale e il suo valore sostenibile, sarà ancora una volta protagonista, in un percorso che unisce ricerca storica, innovazione e creatività. I progetti migliori saranno esposti alla prossima edizione di Lineapelle, in programma a Milano dall’11 al 13 febbraio 2026.

Ripensare l’opera con la pelle

Il nuovo corso, guidato da Silvano Arnoldo, Christine Jeanneret e Brad Carlton Sisk insieme ai docenti dell’istituto danese, invita gli studenti a reinterpretare, reinventare e reimmaginare i costumi barocchi con un linguaggio contemporaneo. L’approccio interdisciplinare fonde estetica, tecnologia e narrazione, trasformando la pelle in strumento di costruzione scenica e di caratterizzazione dei personaggi. La ricerca storica sull’alta moda e la riflessione filosofica sulla rappresentazione teatrale diventano così il motore di un design che non si limita a citare il passato, ma lo trasforma in visione futura.

 

 

La pelle come eredità e futuro

Lineapelle mette a disposizione materiali esclusivi e know-how artigianale, offrendo agli studenti l’opportunità di lavorare con risorse altrimenti inaccessibili. La pelle, simbolo di circolarità e sostenibilità, diventa il fulcro del progetto, valorizzando dettagli e costruzioni sceniche. La Kolding School of Design garantisce laboratori, strumenti e tecnologie, creando un terreno fertile per sperimentazioni di alto livello. L’obiettivo è formare nuove generazioni capaci di coniugare tradizione e innovazione, trasformando il costume teatrale in un manifesto di creatività e responsabilità.

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