La premiazione di Intreccincantiere, ispirata al Bagatti Valsecchi

La premiazione di Intreccincantiere, ispirata al Bagatti Valsecchi

Giovani talenti in una cornice museale. Idee innovative per un’azienda dalla storia secolare. La premiazione di Intreccincantiere, concorso arrivato nel 2023 all’edizione numero 9, ha trovato in Palazzo Bagatti Valsecchi una quinta teatrale (nonché un partner) di rilevanza simbolica e pratica: “Abbiamo invitato i concorrenti, 50 da Italia, Giappone e Spagna, a disegnare prototipi ispirati alle collezioni del museo – ha detto Giulia Polli, executive managing director di Manifattura di Domodossola –. Dalla prossima edizione del concorso istituiremo un premio anche per le scuole di moda per l’impegno che ci mettono nella formazione dei ragazzi”.

La premiazione di Intreccincantiere

Manifattura di Domodossola, azienda piemontese leader dell’intrecciato in pelle, vanta 110 anni di attività e organizza dal 2015 il concorso per studenti Intreccincantiere. “Mi sono più volte complimentata con loro per l’intuizione di sostenere i ragazzi – ha detto durante la cerimonia di premiazione dell’11 ottobre Fulvia Bacchi, CEO di Lineapelle, partner dell’iniziativa –, che hanno bisogno del nostro sostegno”. “Manifattura di Domodossola è un’azienda a molto cara, che unisce, come noi, tradizione e innovazione”, ha detto Camilla Bagatti Valsecchi, presidente dell’omonimo museo. “L’Italia è destinata a collocarsi sempre più nelle produzioni di eccellenza, quelle dall’alto valore aggiunto – è il commento di Domenico De Angelis, condirettore generale di Banco BPM –. Per riuscirci, però, ha bisogno di competenze e di personale qualificato: per questo saluto sempre con favore iniziative come Intreccincantiere”.

 

 

I vincitori

Ad aggiudicarsi il premio per la categoria Calzatura è stata Alessia De Mattia dello IUAD con un modello di zoccoli in grado di portare quattro intrecci diversi. Il premio per la categoria Interior Design, invece, è andato alla seduta scomponibile di Ludovica Veneziano dell’Accademia Euromediterranea Harim. Il progetto cofirmato da Viviana Buhne e Margherita de Gregorio (IUAD) ha vinto la selezione Pelletteria, mentre Jiei Nomoto dell’accademia Tokyo Mode Gakuen si è affermato in quella Abbigliamento.

 

 

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