Pillole di design: al Salone la pelle entra nella dimensione del “mix & match” e si rivela indispensabile per il contract 2.0

Mix & match. Prendendo a prestito un concetto ormai ben noto al mondo della moda, anche per gli imbottiti il denominatore comune è diventato questo: mixare materiali differenti, pelle e tessuto o pelle e legno, creando effetti materici inediti. La tendenza, nel mondo dell’arredo, è questa o, quanto meno, è questo il percorso creativo intrapreso da diversi brand (alcuni dei quali, non a caso, di provenienza fashion) nelle collezioni presentate al Salone del Mobile in corso a Milano. Il tutto, va comunque notato, mantenendo in catalogo anche i “più tradizionali” divani in pelle. Tra i tanti che hanno osato mixare, Fendi Casa e Trussardi Casa che fanno capo in licenza al gruppo Luxury Living. Oppure Poliform con la sua collezione di sedute disegnata da Marcel Wanders. Anche Armani/Casa presenta tra le sue novità di quest’anno una chaise longue con la struttura rivestita di pelle intrecciata e il bordo in legno massello, mentre Riva 1920 propone sedute in legno e pelle. È la prova che la pelle conferma di possedere quel quid in grado di regalare un tocco di lusso a qualsiasi modello. Senza contare che sta dimostrando la sua versatilità anche in ambiti diversi da quello delle sedute: nelle pareti divisorie, per esempio, o come dettaglio nelle porte. Più che un trend temporaneo, questo, sembra essere destinato a diventare il futuro della pelle nel mondo dell’arredo, in particolare per quei brand che godono di una distribuzione mondiale. Due le caratteristiche che accomunano questi marchi. Sono aziende che si appoggiano principalmente al canale degli architetti e degli interior designer anche per il residenziale (in molti casi la vendita al cliente finale è un business limitato) ed esprimono una forte vocazione al segmento contract, ovvero agli ordini legati all’hospitality, agli uffici e, in generale, a tutto quel mondo dei servizi che ormai si affida ai grandi studi di progettazione. In questo caso, la forza delle aziende di imbottito italiane è quella di presentare una collezione ampia, che unisca proposte più tradizionali a modelli per un pubblico più trasversale, firmate dai designer del momento e, soprattutto, personalizzabili puntando su una varietà di varianti colore, lavorazioni e stampe. E sulla pelle. (mb)
Nell’immagine, da sinistra: Riva 1920, Armani/Casa, Trussardi Casa

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