Letture: scoprire Il Dumping Contrattuale nel Settore Moda, per risolverlo

Una sorta di mappa e, allo stesso tempo, un tentativo di leggere la realtà in modo attivo per trovare modi e maniere per risolvere questioni che intrecciano Diritto del Lavoro e “effettiva idea della rappresentanza sindacale”. Sotto la lente del volume Il Dumping Contrattuale nel Settore Moda (Edizioni Lavoro) ci sono l’Italia e il comparto produttivo che comprende pelletteria, calzatura, tessile e abbigliamento. Lo curano Giovanni Rizzuto (segretario nazionale FEMCA) e Paolo Tomassetti (ricercatore in Diritto del Lavoro presso l’Università di Bergamo), offrendo uno spaccato della realtà italiana dove “il dumping contrattuale si realizza specialmente tramite la pratica della cosiddetta contrattazione pirata”, che, dove mette radici, comporta “riduzione media delle retribuzioni del 25-30%”. Un differenziale aggravato da “minori tutele normative e di welfare”. In un contesto italiano, dunque, dove la contrattualistica di settore ha avviato percorsi di attualizzazione e garanzia che coinvolgono tutte le parti in causa, il volume va alla ricerca, con un rigoroso taglio analitico, di quelle “sacche” di opacità che nascono all’interno di una filiera che si caratterizza per essere molto lunga e per la sua “frammentazione, complessità e ampiezza”. Una ricerca che, una volta di più, ribadisce come la principale arma contro queste pratiche “pirata” sia rappresentata dai contratti collettivi nazionali, che “non sono semplici tariffari economici e regolamenti di comportamento”, ma “rappresentano il punto di sintesi di interessi diversi che hanno trovato soluzioni condivise, su un tavolo comune”.

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