Capire come l’Intelligenza Artificiale possa essere uno strumento vero di upgrading competitivo per le PMI italiane della filiera pelle. Sfatarne i falsi miti. Aprire fronti di dibattito e prospettiva. Dopo la tappa di Fermo dello scorso marzo, è sbarcato ieri a Scandicci, presso il MITA (Made in Italy Tuscany Academy ITS, il progetto “Lineapelle on the road – Trame intelligenti: L’intreccio tra moda ed AI”.
Le trame intelligenti di Lineapelle
“L’ambizione di Lineapelle – spiega la CEO Fulvia Bacchi – è di non essere solo una fiera, ma un laboratorio di idee e di futuro. Se siamo qui a parlare di AI è perché pensiamo che farlo si inserisca in questo percorso”. Del resto, come ha ricordato Bacchi, “secondo una ricerca dell’Istituto per la Competitività presentata alla Camera, se il 60% delle 246.000 imprese italiane con più di 10 addetti adottasse almeno una tecnologia AI entro il 2030, si potrebbero generare ricavi aggiuntivi pari a 1.300 miliardi. Il che equivale a raddoppiare la crescita di fatturato media degli ultimi cinque anni”. C’è spazio e c’è bisogno di esplorarlo, dunque, soprattutto in una fase congiunturale come quella attuale. Ecco, quindi spiegato, il senso di “Lineapelle on the road – Trame intelligenti: L’intreccio tra moda ed AI”. L’evento, nei prossimi mesi, toccherà i distretti produttivi della manifattura italiana della moda e dell’accessorio.
A Scandicci
“Fisico e digitale, nel senso di AI, sono mondi entrambi reali – spiega Emanuele Frontoni (condirettore del Vision Robotics & Artificial Intelligence Lab e prof di informatica Università di Macerata) – che devono trovare il modo di dialogare”. Cosa che sta già avvenendo, ma forse a un livello ancora troppo superficiale, basato sull’idea che sia quasi una bacchetta magica che risolve problemi e velocizza lo sviluppo e la messa a terra di operazioni, strategie, modelli gestionali e, fin troppo spesso, idee creative. Ben diverso, invece, è – come ha ricordato Frontoni – capire l’AI in un’ottica di costruzione e utilizzo di dataset, per esempio. Oppure, utilizzarla per snellire e rendere superefficiente la gestione dell’azienda, come ha raccontato Matteo Veltro di Ma.Pel (pelletteria specializzata in progetti conto terzi). C’è, dunque, ancora molto da fare e molto da capire. C’è da dare senso senza paura a una rinnovata “cultura del dato”. “Lineapelle on the road” è qui per questo.
Leggi anche: