Tutto il valore di un materiale emerge quando riesce a raccontare il presente e, allo stesso tempo, a proiettarsi nel futuro. È ciò che accade alla pelle, protagonista assoluta della collezioni autunno-inverno 2025 e al centro del video firmato X‑Style. Un materiale che supera i confini del classico capospalla per trasformarsi in linguaggio, visione, identità. La pelle diventa così simbolo di una moda capace di unire radici solide e nuove estetiche. A guidarci in questo viaggio è Fulvia Bacchi, CEO di Lineapelle, che nell’intervista svela la bellezza, la tecnica e le diverse tipologie che rendono la pelle un elemento unico nel panorama creativo internazionale.
Tutto il valore di un materiale
Nelle collezioni di stagione, quelle presentate tra Milano e Parigi, la pelle non è un dettaglio ma un vero sistema estetico. Gli stilisti la interpretano come una seconda pelle che modella la silhouette, dando vita ad abiti scolpiti, chemisier minimali, abiti lunghi dalle superfici opache o leggermente luminose. Come sottolinea X-Style, il total leather look diventa così la tendenza più forte dell’inverno: un modo di vestire che unisce rigore e sensualità, minimalismo e carattere. Sulle passerelle internazionali la pelle assume forme nuove. Anche pantaloni e gonne si trasformano in strumenti di stile, dimostrando quanto questo materiale possa essere versatile, sofisticato e sorprendentemente attuale.
Il racconto di Fulvia Bacchi
La CEO di Lineapelle descrive la pelle come risultato di competenze, ricerca e cultura manifatturiera: un materiale vivo, che nasce da processi complessi e da un sapere artigianale che l’Italia custodisce e rinnova da generazioni. “In questo spazio (Spazio Lineapelle a Milano, in Piazza Tomasi di Lampedusa ndr) abbiamo oltre 26.000 campioni di pelle. Ognuno racconta una storia e un suo processo produttivo importante da conoscere per capire la qualità che si cela dietro al materiale. È grazie alla pelle Made in Italy che i più importanti brand del mondo della moda e del design hanno realizzato prodotti che sono diventati iconici. Come Bottega Veneta, che grazie al suo intrecciato ha saputo creare pezzi riconoscibili – sottolinea Bacchi –. Nell’ultima sfilata, per esempio, ha presentato dei prodotti realizzati all’uncinetto con un filo di pelle che ha saputo dare un tocco particolare”. Lavorazioni iconiche, quindi, che trasformano la pelle in texture, volumi e sensazioni diverse, mantenendo sempre un’identità forte.
Immergersi in un mondo unico
“Qui abbiamo il Saffiano, continua Bacchi nel video, con cui intendiamo questo particolare tipo di stampa ripreso da molti altri brand che hanno realizzato dei capi simili”. Il Saffiano, infatti, è stato a uso esclusivo di Prada. A brevettarlo è stato proprio Mario Prada nel 1913. “Questo fa capire anche quanto la ricerca sia fondamentale nel nostro settore, e quanto sia invece necessaria per proteggersi dai competitor” sottolinea ancora Bacchi. Poi la curiosità del cuoio nero utilizzato per la prima Birkin di Hermès e la particolare pelle scelta da Chanel per l’iconica 2.55. Insomma, un materiale tutto da scoprire.
Foto X-Style
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