4,5 miliardi nel 2022 per Armani, “orgogliosamente indipendente”

4,5 miliardi nel 2022 per Armani, “orgogliosamente indipendente”

Orgoglioso di aver mantenuto l’indipendenza”. Firmato: Giorgio Armani (a sinistra nella foto Shutterstock) Il gruppo da lui fondato ha archiviato un ottimo 2022 e il primo trimestre 2023 ha confermato il trend di crescita. “Il percorso strategico di lungo termine che ho scelto di intraprendere continua a dimostrarsi efficace come è dimostrato dai risultati. Il 2022 si è concluso con una ulteriore crescita che è proseguita nel primo trimestre del 2023 rafforzando ancora di più la solidità del gruppo” commenta quello che tutti considerano il re della moda italiana. Un re orgogliosamente indipendente.

Orgogliosamente indipendente

“In un contesto sempre più difficile e competitivo, sono orgoglioso di essere stato in grado di mantenere la mia indipendenza e la stabilità del gruppo anche grazie al lavoro e all’impegno dei miei collaboratori e dipendenti” sottolinea Armani. Il gruppo archivia il 2022 con ricavi consolidati pari a 2,35 miliardi di euro: +16,5% rispetto al 2021. Ricavi che superano i 4,5 miliardi se consideriamo anche quelli che arrivano dalle licenze. Mentre le vendite retail totali sono stimate in 6,5 miliardi. L’Ebitda è in crescita del 25%.

 

 

Concluso il periodo di assestamento

Le tendenze del primo trimestre per il 2023 mostrano ricavi netti in aumento del 18%. La ripresa della Cina compensa il rallentamento degli USA. “Possiamo considerare positivamente concluso il periodo di assestamento conseguente alla decisione di riorganizzare il portafoglio marchi focalizzandoci sui tre brand principali: Giorgio Armani, Emporio Armani e Armani Exchange”, commenta il management di Armani Group. “Stiamo avanzando con netto anticipo rispetto ai piani, verso gli obiettivi prefissati per il 2025, anno in cui ricorrono i cinquant’anni dalla fondazione” si legge nella nota riportata da Adnkronos. (mv)

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