I marchi in cima alla piramide del lusso rassicurano il mercato. Ma la sorpresa è Burberry: a distanza di 17 anni dalla crisi finanziaria del 2008, gli analisti di Citi consigliano di comprare le azioni del marchio britannico. Dunque, ci sono anche pennellate di colore in un quadro piuttosto grigio.
Granitica grandeur
A fine aprile era stato Bruno Pavlovsky, presidente moda di Chanel, a smorzare le tensioni accumulate dagli investitori del lusso. Pavlovsky ha detto che nel 2024 la griffe ha avuto una crescita rispetto al 2023: una tendenza che sarebbe proseguita anche quest’anno. Pochi giorni dopo, esattamente il 30 aprile, anche Axel Dumas, CEO di Hermès, ha speso parole rassicuranti sul futuro del settore: “Non sono troppo preoccupato per i dazi – riporta WWD –. Preferirei non ce ne fossero, ovviamente, ma possiamo gestirli come abbiamo fatto negli anni passati”. Rispondendo a chi gli ha chiesto perché l’andamento di Hermès è migliore rispetto a quello dei suoi competitor, lo stesso CEO ha spiegato che è grazie “all’attenzione dell’azienda all’artigianalità rispetto al branding”. Il valore del marchio è migliorato notevolmente dalla crisi finanziaria del 2008 perché, ha spiegato Dumas: “C’è stata una fuga verso la qualità”.
Ottimo Goyard
Parole che trovano riscontro anche nei dati di Goyard, che con Louis Vuitton, Moynat e Au Départ è uno dei più rinomati produttori di bauli di lusso di Parigi. Secondo Glitz.Paris, la griffe ha registrato utili netti pari a 663 milioni di euro nel bilancio 2023 (ultimo disponibile), ovvero sei volte superiori a quelli del 2021. Utili che hanno permesso alla famiglia Signoles, che controlla il 100% della società, di incassare lauti dividendi.
Il vero motivo di stupore
Ma se ormai abbiamo imparato che l’ultra-lusso, in tempo di crisi, è il più resiliente, la sorpresa è Burberry. Per chi è appassionato di numerologia c’entra il numero 17. Christopher Bailey aveva lasciato la direzione creativa del marchio dopo 17 anni nel 2017. E ora, dopo 17 anni dall’inizio della crisi del 2008, Thomas Chauvet e gli analisti di Citi hanno valutato con il rating “Buy” le azioni del marchio britannico. Citi è convinta che la strategia “Burberry Forward” riaccenderà la visibilità e la desiderabilità del marchio. “Sebbene sia necessaria pazienza – proseguono gli analisti guidati da Chuavet – i potenziali benefici superano ora i rischi, considerando il significativo potenziale di trasformazione dell’azienda nei prossimi tre anni”. (mv)
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