I consumi calano, gli affitti dei negozi no. Stress immobiliare per il lusso

Potranno pur essere in calo o in rallentamento le vendite, ma di certo non hanno intenzione di adeguarsi al trend cedente gli affitti delle boutique nelle vie dello shopping di lusso. Secondo la ricerca “High Street Report” di World Capital la forbice delle prime dieci strade al mondo parte dai 6.700 euro a metro quadro di via Condotti a Roma ai 29.400 della Fifth Avenue di New York, passando dagli 8.700 euro di via Montenapoleone a Milano, i 14.520 degli Champs-Elysées a Parigi e i 28.000 di Russel Street a Hong Kong. Le griffe del lusso, in una stagione di riforma del retail, avrebbero piacere a contrattare nuovo affitti. La stessa premura, però, non ce l’hanno i locatari. Lo mettono nero su bianco gli autori della ricerca “Main Streets across the World” di Cushman&Wakefield: “I proprietari non hanno nessun interesse a concedere sconti. I contratti durano dai 10 ai 15 anni e lasciano poco spazio alla negoziazione. La domanda di spazi è maggiore dell’offerta: se una griffe se ne va, è pronta un’altra a subentrare”.

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