Exor ha 6,5 miliardi da spendere in acquisizioni: chi comprerà?

Exor ha 6,5 miliardi da spendere in acquisizioni: chi comprerà?

Exor ha 6,5 miliardi da spendere in acquisizioni. Una somma che permetterebbe alla società di annettere una grande preda. Ma non Armani. O, a quanto dice il CEO John Elkann, almeno non in questo momento. “Nel lusso non ci sono così tante opportunità di investimento come negli altri comparti”. Per esempio: “Salute e tech, che ci interessano”. Parole che ricalcano le dichiarazioni di Renzo Rosso (OTB) e di altri player come Zegna, Capri Holdings, Lanvin Group, Piquadro. Sono tutti a caccia di prede nel fashion luxury, ma il settore non offre molte opportunità interessanti.

6,5 miliardi da spendere

Exor è pronta a spendere 6,5 miliardi in acquisizioni e investimenti. Lo ha detto John Elkann (nella foto Imagoeconomica), CEO della società, nel corso di una conference call con gli analisti finanziari. Di questi, 5 miliardi sono pronti per essere investiti nei settori di interesse: salute, lusso e tecnologia. Serviranno a rilevare “una società di grandi dimensioni, insieme a altre 3/5 società minori” ha precisato Elkann, sottolineando come la società starebbe valutando i dossier e studiando le opportunità del mercato. I restanti 1,5 miliardi finanzieranno le startup attraverso il veicolo finanziario Lingotto.

Armani? Keep calm

“Non abbiamo fretta, c’è molto da fare, ci vuole pazienza“, dice Elkann a La Repubblica. Inevitabile la domanda su un possibile deal con Giorgio Armani. “Come ho già detto in passato, Armani è una società per cui abbiamo grande rispetto. E Giorgio Armani è un imprenditore e un creatore per il quale ho personalmente grande ammirazione. La cosa importante per noi è essere aperti a qualunque discussione che qualunque società vorrà avere. Ma non ci sono discussioni in corso né con la società Armani né con Giorgio Armani stesso”.

Lusso complicato

Il lusso è un settore che affascina Elkann, ma anche quello che offre meno opportunità. “Con la volatilità dei costi di energia e materie prime è difficile dare un prezzo alle aziende” aveva detto a L’Economia Stefano Cervo, analista di KPMG. Molte società hanno confermato di essere pronte e desiderose di fare acquisti nel lusso, ma la situazione congiunturale frena le operazioni. (mv)

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