Ferragamo: il terremoto è servito. Il ceo Eraldo Poletto, dopo meno di 2 anni, lascia la carica

Meno di due anni. Eraldo Poletto, in carica dall’estate 2016, dall’8 marzo non sarà più il ceo di Ferragamo. Il terremoto lo annuncia direttamente la griffe, che nel tardo pomeriggio di ieri, chiusi i mercati finanziari ha rilasciato un laconico comunicato, nel quale si indica “il consiglio di amministrazione previsto per il giorno 8 marzo 2018” come data nella quale “si conclude, in accordo e sintonia con il dott. Eraldo Poletto, il suo mandato di consigliere e amministratore delegato della società”. Si chiude in fretta, dunque, l’esperienza di Poletto che, come scrive la griffe ha “contribuito all’avvio di un nuovo capitolo della storia della società”. Un rilancio, però, troppo faticoso e contrastato. Ferragamo a inizio febbraio ha diffuso dati di bilancio non particolarmente brillanti, dopo che, a metà dicembre, aveva avvisato mercati e investitori del “prolungamento all’esercizio 2018 della fase di transizione che ha caratterizzato il 2017 e dei relativi riflessi sulle ambizioni di medio periodo”. Dopo un 2017 chiuso a poco meno di 1,4 miliardi di euro, sotto del 3,1% sul 2016 e un quarto trimestre molto penalizzante (-8,4%) Ferragamo spariglia la dirigenza, senza però dire (almeno per ora) chi andrà a sedersi sulla sedia di Poletto. Nel frattempo, la notizia ha fatto bene al titolo che ha Piazza Affari è tornato a crescere.

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