Hermès, Dumas sbandiera prudenza: “Non daremo più previsioni di crescita”. Il titolo crolla in Borsa (-8,8%)

La concatenazione degli eventi è chiara. Prima Axel Dumas (nella foto), ceo di Hermès, ha dichiarato: “Alla luce delle attuali incertezze economiche, geopolitiche e valutarie, l’azienda preferisce non fornire più una guidance precisa”, vale a dire non comunicherà gli obiettivi di crescita a medio termine. Poi il titolo ha registrato in un giorno un brusco -8,8% in Borsa. Gli analisti, a iniziare da Reuters, hanno interpretato le parole di Dumas come l’annuncio di una normalizzazione della crescita della griffe: la modestia agli investitori non piace. I primi 6 mesi dell’anno per Hermès, intanto, hanno portato risultati migliori della media del sistema del lusso. Le vendite sono aumentate del 7,22%, per un giro d’affari pari al 2,44 miliardi: la pelletteria, cresciuta a sua volta del 16%, rappresenta il 51% della torta. La redditività è aumentata dell’11%, passando da 748 a 827 milioni, mentre l’utile netto è salito del 13% (da 482 milioni a 545 milioni).

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