I 15,6 miliardi e il +49,6% con cui Chanel schianta tutti nel 2021

I 15,6 miliardi e il +49,6% con cui Chanel schianta tutti nel 2021

No all’online. a negozi esclusivi per i VIC, alias i Very Important Client. Un deciso no a qualsiasi variazione della compagine societaria con l’azienda che rimane di proprietà della famiglia Wertheimer. Un sì convinto a un possibile nuovo ritocco dei prezzi. Fattore, quest’ultimo che ha contribuito in maniera determinante ai risultati ottenuti da Chanel nel 2021 rispetto al 2020 e al 2019. Chanel schianta tutti con numeri che definirli “risultati” pare quasi volgare. La maison francese, infatti, è letteralmente decollata, mantenendo un ritmo di crescita a doppia cifra anche nei primi cinque mesi del 2022 grazie alla rutilante performance in tutti i mercati del mondo, i cui acquisti stanno compensando la chiusura di negozi in Russia e Cina.

Chanel schianta tutti nel 2021

“Siamo fiduciosi di poter realizzare un altro anno di solide performance e di sana crescita” dice Philippe Blondiaux, CFO di Chanel. Il quale spiega come durante aprile, nonostante un pesante calo in Cina, la griffe abbia registrato una crescita a due cifre in tutto il mondo. Dichiarazioni all’analisi della performance di Chanel nel 2021: ricavi record a 15,6 miliardi di dollari, +49,6% rispetto al 2020 e +23% sul 2019. Esorbitante il salto in alto dell’utile operativo 2021 che è quasi triplicato, salendo del 170% per un valore di 5,5 miliardi di dollari.

 

 

Più volumi, aumenti dei prezzi

La crescita, commenta Blondiaux, è arrivata grazie a un mix “equilibrato” di aumento dei prezzi e volumi più elevati. Dopo la pandemia, Chanel ha aumentato ripetutamente i listini, giustificandosi con la volatilità delle valute e con il maggior costo dei materiali e della manodopera. Un gioco al rialzo che non pare destinato a esaurirsi. Blondiaux l’ha dichiarato chiaro a WWD. In altre parole, Chanel continuerà a modificare i prezzi in base alle fluttuazioni valutarie e all’inflazione. “Di solito rivediamo i nostri prezzi due volte l’anno. È quello che abbiamo sempre fatto e che continueremo a fare”, ha dichiarato, senza per altro prevedere alcun contraccolpo da parte dei clienti.

Boutique private per i VIC

A proposito di prezzi e clienti, in base a quanto riporta Business of Fashion, Chanel prevede di aprire boutique private riservate ai VIC. Inizierà a farlo dall’Asia, nei primi mesi del 2023. La griffe vuole assumere più di 3.500 nuovi dipendenti, molti dei quali addetti alle vendite. Infine, Blondiaux ha ribadito, per l’ennesima volta, due cose. La prima: almeno per il momento, Chanel non intende vendere online. La seconda: non sta pensando a una cessione o a una IPO. “Il nostro modello è così forte quindi perché dovremmo cambiare il nostro percorso?” (mv)

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