Il big bang non si è visto: Bernstein boccia la nuova Gucci

Il big bang non si è visto: Bernstein boccia la nuova Gucci

Con l’esordio di Sabato De Sarno non si è visto alcun “big bang” in passerella e per questo Bernstein boccia la nuova Gucci. Come? Declassando le azioni di Kering e rivedendo le proiezioni nel 2024 del suo brand ammiraglio dal +6% al +2%. Luca Solca e gli analisti di Bernstein si aspettavano una collezione che potesse far prevedere la “rapida accelerazione di Gucci”. Invece scrivono di aver riscontrato look più commerciali (e quindi con più potenziali competitor) dove manca il guizzo per far sognare i consumatori. Nonché una scarsa attenzione agli accessori, in particolare le borse.

Bernstein boccia la nuova Gucci

Dopo che RBC ha declassato Richemont, arriva un’altra notizia negativa per il lusso. Bernstein non crede che Gucci si riprenderà presto. “Uno sprint come quello visto nel 2016 sembra fuori dal menu” si legge nel report riportato da WWD. E questo pesa anche sulle previsioni della casa madre. Luca Solca di Bernstein ha ridotto l’obiettivo di prezzo delle azioni di Kering a 492 euro da 582 euro. Perché la collezione di De Sarno non ha convinto? Primo punto: il passaggio al classico rende la collezione sì potenzialmente più commerciale. Ma la espone alla competizione con i vari Prada, Chanel, Dior, Cucinelli. Gucci, ritengono in Bernstein, prospera solo “quando è sopra le righe”. Secondo punto: De Sarno dovrebbe lavorare di più sugli accessori: “Non vediamo nuove it bag, nei modelli Jackie e Bamboo ci sono poche innovazioni”.

 

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I fattori congiunturali

E poi bisogna tenere conto dei fattori esterni al lavoro di De Sarno. Nel 2024 Bernstein prevede una più debole domanda dei consumatori, che potrebbe ulteriormente esacerbare i problemi di performance di Gucci. E poi i cambiamenti nel management della griffe (cui manca ancora il CEO) e di Kering “allungano i tempi del rilancio”. Il giudizio sul nuovo direttore creativo non è del tutto negativo. Solca riconosce come “De Sarno sia sceso in passerella con un progetto coerente, evitando la trappola di cercare di accontentare tutti con cose diverse”. Peccato solo non abbia fatto sognare. (mv)

Foto dai social

 

 

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