CEO che arriva, strategia che porta. Kering offre 20 milioni di euro come bonus di benvenuto a Luca de Meo. Il suo arrivo ha rivitalizzato il titolo della casa madre di Gucci. Anche Jil Sander e Lancel hanno un nuovo CEO. Mentre per il marchio Prada ci sarà da aspettare. Andrea Guerra, CEO del gruppo Prada, rivela il perché. Bertelli ha invece bisogno di potenziare la produzione e sta assumendo. Così il lusso rimescola le carte tra nuove sfide.
Il lusso rimescola le carte
Kering ha deciso di proporre un bonus di benvenuto da 20 milioni di euro per il suo nuovo CEO Luca de Meo. Il bonus, come specifica il sito Marketscreener, va a sommarsi ai 2,2 milioni di compenso annuo oltre ad un parte variabile che potrebbe arrivare fino a 6,6 milioni di euro in base ai risultati aziendali che prevedono anche compensi tramite azioni. Il compenso annuale di De Meo potrebbe così superare i 20 milioni di euro. Kering ha spiegato che il bonus di benvenuto compensa quanto ha rinunciato De Meo lasciando Renault. L’arrivo del nuovo CEO ha rivitalizzato le azioni Kering che sono salite nonostante un altro trimestre negativo. C’è fiducia su Kering in quanto, spiega Luca Solca, analista di Bernstein, “il mercato sta cercando di guardare avanti e di anticipare i miglioramenti futuri”. Lo riporta Fashion Network.
Out Brunschwig da Jil Sander
Anche da Jil Sander arriva un nuovo CEO. Dopo appena 6 mesi, Serge Brunschwig ha lasciato l’incarico oggi 31 luglio per motivi personali. Al suo posto Ubaldo Minelli, CEO del gruppo Otb, di cui Jil Sander fa parte. Avvicendamento anche per il marchio Lancel del gruppo Piquadro. Da Issey Miyake Europe arriva Paola Falchi. Che prende la poltrona di Francesco Pesci che guidava il marchio da gennaio 2023.
Prada (ancora) senza CEO
Non c’è (e non ci sarà a breve) un nuovo CEO per il marchio Prada dopo la partenza di Gianfranco D’Attis a fine di giugno. Il CEO ad interim è Andrea Guerra che ricopre lo stesso ruolo per l’intero gruppo. Guerra ha detto che il marchio “forse non ha bisogno di un CEO, ma ha bisogno di una sorta di brillante coordinamento”. Lo stesso Guerra ha affermato di puntare sulla pelletteria dei marchi Prada e Miu Miu perché è un segmento che offre ancora opportunità di crescita. Lo scrive Fashion Network. Più in generale, il manager ha dichiarato di lavorare in maniera precisa sull’offerta di prodotti per agire sui prezzi. Non abbassarli ma “restare credibili nell’entry price” da un lato e dall’altro cogliere “l’opportunità di vendere a prezzi più alti”. Guerra ha aggiunto che c’è stato un “aumento di prezzo di mantenimento alla fine di giugno”. Lo scrive WWD.
Potenziare i siti produttivi
Prada ha intenzione di assumere e di potenziare i suoi siti produttivi. Lo rivelano i sindacati al Corriere di Arezzo. In particolare sono in corso di ampliamento e potenziamento le fabbriche a Terranuova Bracciolini (nuove linee produttive, con l’azienda che è alla ricerca di nuove figure da inserire), a Foiano della Chiana, a Piancastagnaio e a Sollicciano. “La strategia del gruppo è quella di investire continuamente su luoghi di produzione e personale, con accademia e formazione” commentano i sindacati. (mv)
Foto Kering e OTB
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