Prima Louis Vuitton, adesso Gucci. Sull’onda della decisione di Pechino di tagliare (dal 1° luglio) i dazi all’importazione su 1449 categorie tra lusso, moda, cosmetica e altri settori, anche la griffe guidata da Marco Bizzarri e Alessandro Michele ha deciso di tagliare gli scontrini di alcuni accessori che vende nelle sue boutique in Cina. Lo riportano varie fonti di stampa cinesi, che spiegano come, dal 6 luglio, la griffe italiana di proprietà Kering abbia iniziato ad adeguare i prezzi di vendita in tutti i suoi punti vendita, riducendoli in media del 5%.
La Cina e i prezzi del lusso: anche Gucci, dopo Louis Vuitton, abbassa gli scontrini (in media) del 5%
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