La Cina taglia l’IVA di 3 punti per nazionalizzare il mercato del lusso: e le griffe abbassano ancora i prezzi

Nuovo ribasso dei prezzi dei prodotti di lusso in Cina, dopo quello del luglio scorso. Dal primo aprile sono entrate in vigore alcune riduzioni dell’IVA che per il comparto manifatturiero è passata dal 16% al 13%. Un provvedimento per indurre i cinesi, adusi allo shopping all’estero, a preferire l’acquisto nei negozi locali, evitando così di trasferire valuta all’estero e alimentando il mercato interno. In risposta al taglio dell’IVA, diversi marchi del lusso hanno ridotto i prezzi. Quelli di Louis Vuitton e Gucci, ad esempio, sono stati ridotti di circa il 3%, secondo i media locali. Una portavoce di Louis Vuitton ha confermato a Reuters l’adeguamento dei prezzi affermando che il marchio “appoggia pienamente gli sforzi da parte del governo cinese per ridurre il divario di prezzo tra Cina e oltreoceano”. Anche Apple e alcuni marchi di auto hanno ridotto i prezzi. (mv)

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