Milano, la Procura chiude le indagini sulla presunta evasione di Kering

La Procura di Milano ha chiuso le indagini per presunta evasione fiscale del gruppo Kering, fascicolo dove risultano indagati per omessa dichiarazione dei redditi l’attuale ceo di Gucci Marco Bizzarri e il suo predecessore Patrizio Di Marco. Lo scrive l’agenzia Reuters, informata da fonti investigative. L’accusa sostiene che i ricavi della società svizzera Luxury Goods International (LGI), gestita dal gruppo Kering e distributrice dei prodotti a marchio Gucci, andasse tassata in Italia e non nella Confederazione Elvetica: l’omessa dichiarazione dei redditi si sarebbe consumata su 7 bilanci dal 2010 al 2016. L’ammontare che Kering in questo modo avrebbe sottratto al fisco italiano è di circa 1 miliardo di euro, riporta Reuters, cui andrebbe detratto quanto la holding ha già versato alle casse svizzere. La chiusura delle indagini (iniziate nell’autunno del 2017) dal punto di vista procedurale è l’atto, ricorda Reuters, che prelude la richiesta per rinvio a giudizio, a meno che nei prossimi 20 giorni non emergano elementi nuovi. Secondo l’agenzia di stampa, tra le conclusioni della vicenda si devono annoverare sia il patteggiamento che l’archiviazione. Il gruppo Kering, dal canto suo, non riconosce “la stabile organizzazione occulta in Italia” paventata dalla Procura di Milano, cioè l’accusa che una società in tutto e per tutto italiana avesse sede oltre confine solo per ragioni fiscali. Lo scorso ottobre, intanto, la conglomerata francese ha annunciato un riassetto del personale per Luxury Goods International: entro la prima metà del 2019 150 degli 800 addetti della società svizzera saranno ricollocati presso sedi italiane Kering nell’ambito di un progetto di riforma della supply chain del gruppo.

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