La provocazione di Bloomberg: “A LVMH conviene dividersi”

La provocazione di Bloomberg: a LVMH conviene dividersi

La provocazione di Bloomberg è roboante proprio perché è controintuitiva. Oggi che le dimensioni sono importanti e che di LVMH si celebrano proprio le misure ciclopiche, la testata finanziaria suggerisce che l’holding francese acquisirebbe maggior valore se spacchettasse le sue divisioni. E che la frammentazione dell’impero del lusso renderebbe più semplice la successione a Bernard Arnault. Bloomberg se ne dice convinta. Anche se riconosce che nessun modo di dividere LVMH sarebbe perfetto: potrebbe frazionarsi in quattro o cinque attività separate. La divisione modapelletteria potrebbe avere un valore di mercato addirittura superiore rispetto a quello attuale di LVMH. I fatti, intanto, dicono da subito che siamo nel campo delle ipotesi: le dimensioni dell’azienda e il controllo della famiglia Arnault rendono improbabile una mossa simile.

Suscitare il dibattito

Sia chiaro. Non è un rumor, né una indiscrezione. È una provocazione di Bloomberg fondata su valutazioni di mercato. Oggi LVMH è penalizzata dagli azionisti perché ingloba un’ampia serie di attività. Le sue azioni sono scambiate a circa 16 volte gli utili prima degli interessi e delle imposte stimati per il 2024. Questo equivale a meno della metà delle 34 volte di Hermès. La valutazione di LVMH potrebbe anche riflettere il timore che le sue dimensioni riducano lo spazio per la sua crescita. E che la corsa di Dior stia rallentando. Bloomberg sostiene che prendendo in esame solo i marchi Louis Vuitton e Dior e collocandoli su un multiplo più vicino a quello di Hermès, questi due marchi potrebbero valere quanto l’intero gruppo (circa 360 miliardi di euro).

 

 

La successione

Uno spacchettamento di LVMH comporterebbe anche un altro vantaggio. Renderebbe più facile la successione a Bernard Arnault, che compirà 75 anni a marzo. Arnault dovrà decidere se scegliere uno dei suoi 5 figli come CEO o se dividere le responsabilità tra loro. È improbabile che lasci le redini a un estraneo, anche se potrebbe replicare la mossa di Prada: nominare un CEO esterno alla famiglia fino a quando non ci sarà un figlio veramente pronto a prendere il comando della società.

Le controindicazioni

Bloomberg prende in considerazione che una divisione di LVMH comporterebbe una riduzione delle economie di scala, anche se le sinergie tra i marchi sono relativamente poche. Ma i dubbi non sono questi. Sono piuttosto le ultime decisioni prese dal boss Arnault che vanno nella direzione opposta. Arnault vuole tenere insieme il suo impero. Ma se la sottovalutazione di LVMH proseguirà e la successione si avvicinerà, il dibattito sulla divisione della società potrebbe porsi. E una fusione con Chanel porterebbe ad una separazione di una vasta unità di moda e pelletteria. (mv)

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