L’anno chiude male (-26,9%), ma la borsa sostiene Capri Holdings

La borsa sostiene Capri Holdings

Nell’ultimo trimestre dell’anno fiscale la borsa sostiene Capri Holdings sopra le aspettative. E induce la società a pensare positivo per il futuro. Il gruppo che controlla Versace, Jimmy Choo e Michal Kors prevede per il prossimo esercizio (aprile 2021-marzo 2022) di fatturare 5,1 miliardi di dollari. Un risultato inferiore ai 5,5 miliardi raggiunti nel 2019-2020. Ma comunque più alto dei 4,99 miliardi di dollari ipotizzati dagli analisti IBES di Refinitiv citati da Reuters.

La borsa sostiene Capri Holdings

“Abbiamo registrato entrate e guadagni significativamente superiori alle nostre aspettative. Questi risultati testimoniano la forza dei nostri marchi, nonché la resilienza e l’agilità dell’intero team Capri Holdings”. È il commento di John D. Idol, presidente e CEO del gruppo, a proposito dei dati del quarto trimestre dell’anno fiscale concluso il 27 marzo. I ricavi valgono 1,2 miliardi di dollari, in linea con quelli dell’anno precedente. Livelli che battono le stime degli analisti (1,02 miliardi secondo i dati IBES di Refinitiv) grazie alla forte domanda di pelletteria in tutti i mercati. A livello di marchi, a cambi attuali, il fatturato di Versace è salito del 10,3%. Quello di Jimmy Choo segna il +15,9%, mentre Michael Kors cede il 3,9%.

 

 

Che anno è stato

Per l’intero anno fiscale, Capri Holdings ha fatturato 4,06 miliardi di dollari (-26,9% rispetto l’esercizio precedente). Per singoli brand, Versace si è dimostrato quello più resiliente con una diminuzione del 14,8%, Jimmy Choo ha perso il 24,7% e Michal Kors il 29,6%. (mv)

Edit: per un errore formale di digitazione, in prima istanza abbiamo indicato nel titolo -29,9%, anziché -26,9%, come flessione annua del gruppo. Ci scusiamo dell’inconveniente

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