L’economia cinese è in forma e i trend di Tiffany lo confermano

L'economia cinese è in forma e i trend di Tiffany lo confermano

Dunque, i dati macro-economici dicono che l’economia cinese è in forma: il primo Paese a subire lo choc pandemico è anche il primo a uscirne. Se non bastassero le grandi statistiche, confermano la valutazione i trend di Tiffany: la Repubblica Popolare è il vettore della crescita. Certo, lo scenario rimane critico. Il boom ha dei coni d’ombra e, soprattutto, non riguarda tutti.

Che si dice a Pechino?

È il Sole 24 Ore a tratteggiare lo scenario economico cinese. Ad agosto, a proposito dei dati più significativi, l’export ha segnato il +9,5% su base annua. Nel secondo trimestre, intanto, il PIL è cresciuto del +3,2%. Alcuni analisti osservano che le forti tensioni internazionali, accompagnate dal timore di recrudescenze nella guerra commerciale con gli USA, potrebbero aver accelerato un andamento positivo altrimenti più morigerato. Rimangono, però, i risultati in controtendenza. L’unica nota dolente sono la flessione dell’import (-2,1% ad agosto) e alcuni problemi del consumo interno. Il Dragone non sarà completamente guarito, ma è in forma.

I trend di Tiffany

Non c’è certo il lusso tra le vittime dei problemi del consumo interno. Anzi: insieme alle opportunità del canale e-commerce, la Cina rappresenta uno dei due motivi di fiducia del settore. Lo conferma a L’Economia Alessandro Bogliolo, CEO di Tiffany. A proposito della griffe che dirige, il manager afferma che “la ripresa sta andando avanti mese dopo mese: a maggio, giugno e luglio i trend di vendita sono progressivamente migliorati. E ancora meglio agosto dove nei primi 25 giorni eravamo positivi rispetto all’anno precedente”. Pechino è protagonista della stagione positiva. “Il grande consumo della Cina è oggi tutto concentrato all’interno del Paese – continua il CEO –: dal momento che nessuno viaggia più, i cinesi spendono a cala loro. Abbiamo avuto un +80% nel trimestre concluso a luglio”. Il boom non è per tutti: “Direi che vale per i brand molto forti e conosciuti, che danno al consumatore un senso di sicurezza, come sempre avviene in un momento di incertezza”.

Immagine tratta da globaltimes.cn

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