L’UE stanga Gucci: Guess non gli ruba il logo, ora la griffe fiorentina paghi le spese legali

Nel 2009 Gucci aveva vinto il primo round a New York, quando il Tribunale della Grande Mela ha riconosciuto alla griffe fiorentina che il brand Guess ne viola il logo generando confusione tra i consumatori per la somiglianza tra le due G. La stessa Corte imponeva al brand statunitense di rimborsare il concorrente toscano con 450.000 dollari. Forte del successo newyorchese, Gucci ha intentato la stessa azione legale in Italia, Australia, Cina e Francia, oltre che presso l’ufficio delle proprietà intellettuali della Comunità Europea. Ma la scorsa settimana proprio dalle autorità comunitarie per la griffe del gruppo Kering è arrivata una stangata: la Terza Corte del Tribunale di Giustizia UE ha emesso un verdetto in cui consente a Guess la registrazione del suo trademark, rigettando le istanze di Gucci. La corte con sede in Lussemburgo ritiene che design ed intreccio degli elementi dei loghi siano diversi. Gucci ora dovrà pagare le anche le spese legali sostenute da Guess. (pt)

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