L’ultimo trimestre di Richemont rispetta le previsioni: cresce, senza boom, la pelletteria

Il semestre di Richemont: vendite e pelletteria ok, utili stabili

Cresce senza grandi rimbalzi la pelletteria nel terzo trimestre di Richemont. Il gruppo svizzero ha diffuso i risultati del periodo ottobre-dicembre 2018 che ha visto le vendite crescere del 24% a valute costanti, in linea con le previsioni medie degli analisti compilate da Inquiry Financial per Reuters. Un aumento ottenuto grazie ai contributi di Yoox Net-A-Porter (Ynap) e Watchfinder, senza i quali la crescita sarebbe stata del 5% a valute costanti, rispetto al +8% fatto registrare da aprile a settembre. “Le vendite sono migliorate in tutte le regioni, ad eccezione del Medio Oriente e dell’Europa”, ha detto Richemont in un comunicato, aggiungendo che “le vendite in Europa sono state influenzate dai disordini sociali in Francia che hanno avuto un impatto negativo sul turismo e hanno portato alla chiusura dei negozi per sei sabati consecutivi. Anche la cessione di Lancel, nel giugno 2018, ha pesato sul confronto anno su anno”. Il gruppo inserisce la pelletteria nelle “altre attività”, il cui fatturato è stato di 525 milioni di euro, sui 3.915 complessivi, con un aumento dell’1%. Nel comunicato diffuso dal gruppo elvetico si legge che escludendo l’impatto della cessione di Lancel, le vendite di questa categoria (che comprende i marchi Alfred Dunhill, Azzedine Alaïa, Chloé, Montblanc e Peter Millar) sono aumentate del 5%. (mv)

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