Il mecenatismo di Ferragamo: con l’Art Bonus donati oltre 2 milioni di euro per “sostenere il patrimonio culturale italiano”

Dal fondatore Salvatore Ferragamo ad oggi il rapporto con l’arte e con il territorio è sempre stato al centro delle politiche economiche del brand, dedicando attenzione e risorse a diverse iniziative in ambito artistico e culturale. Dall’entrata in vigore dell’Art Bonus nel 2014, che consente un credito di imposta pari al 65% dell’importo donato a chi effettua donazioni a sostegno del patrimonio culturale pubblico italiano, Ferragamo ha sostenuto diversi progetti con donazioni che superano i 2 milioni di euro. Dalla fontana del Nettuno di Bartolomeo Ammannati (nella foto), che ha ricevuto 1,5 milioni di euro, ai 600mila euro per interventi di manutenzione straordinaria alla Galleria degli Uffizi, passando per il restauro delle serre dell’orto botanico del Museo di Storia naturale di Firenze sostenuto con 35mila euro per arrivare ai 50mila euro donati a sostegno alle attività della fondazione del Maggio Musicale Fiorentino. “Abbiamo scelto l’Art Bonus perché è uno strumento che ha creato una nuova cultura di gestione e partecipazione del patrimonio pubblico”, ha raccontato il presidente Ferruccio Ferragamo a Il Sole 24 Ore, specificando che: “Finanziare questi interventi di recupero ha sicuramente avuto un buon impatto sulla reputazione del brand Ferragamo, e in più ci ha consentito di rafforzare ulteriormente la relazione con il territorio”. (mc)

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