Il mercato delle griffe: per Kate Spade corrono in sei. Mayhoola corteggia (di nuovo) Lanvin

Bloomberg conferma le voci d’acquisto che da tre mesi circondano Kate Spade e specifica che sono sei i potenziali acquirenti, inclusi Michael Kors e Coach, i cui consigli d’amministrazione stanno valutando la fattibilità dell’investimento. L’agenzia riferisce anche che la trattativa riguarda due aziende del lusso non statunitensi e altrettanti dettaglianti dell’high-end (il Wall Street Journal ha menzionato G-III Apparel Group). Caerus Investors, hedge fund proprietario del brand di pelletteria newyorkese, è insoddisfatto dei profitti, mentre Wall Street ha punito il titolo di Spade deprezzandolo del 40% negli ultimi tre anni, ovvero da quando il brand ha avviato la produzione del total look. Sarebbe in corso, intanto, un nuovo attacco del fondo Mayhoola Group per acquisire Lanvin. È l’indiscrezione circolata nei giorni scorsi negli ambienti del fashion. Già in passato (luglio 2015) il gruppo del Qatar sembrava intenzionato a comprare Lanvin per ampliare la sua presenza nel mondo della moda, dopo Valentino, Balman e Pal Zileri. Mayhoola Group non si sarebbe tolto dalla mente il brand Lanvin. Il problema sembra essere il prezzo: 500 milioni di euro sarebbe la richiesta avanzata nel 2015 dalla magnate dell’editoria taiwanese Shaw-Lan Wang, proprietaria di Lanvin. Una quotazione ritenuta eccessiva da Mayhoola Group che poi ha virato su Balmain. Ora, visto i risultati non entusiasmanti della griffe, causa anche il periodo travagliato arrivato dopo il licenziamento del proprio direttore creativo Alber Elbaz, il prezzo potrebbe scendere. Secondo gli analisti, Mayhoola potrebbe essere interessata a Lanvin per sviluppare le sue potenzialità nel retail e negli accessori, così come lo stesso fondo mediorientale ha fatto con Valentino e si appresta a fare con Balmain. (mv/pt)

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