Mulberry: tornare al lusso non paga (ancora)

Il tentativo di Mulberry di riposizionarsi nel settore lusso continua a non convincere i clienti della pelletteria. La scelta, infatti, sta incidendo pesantemente sui risultati di bilancio come confermano le cifre del primo semestre 2014, chiuso il 30 settembre: perdite per 1,1 milioni di sterline (-9%), circa 1,3 milioni di euro. Lo scorso anno Emma Hill, allora direttore creativo, lasciò l’azienda quando l’ex Ceo, Bruno Guillon, decise di lanciare borse di prezzo inferiore alle mille sterline. Guillon si dimise lo scorso marzo. “I risultati al 29 novembre sono incoraggianti – gioca invece in attacco il presidente Godfrey Davis, riferendosi al lancio dei modelli Tessie e Cara Delevingne – il dettaglio è in crescita dell’8% in queste ultime nove settimane”. L’azienda inglese è ancora alla ricerca di un amministratore delegato, ma ha recentemente compiuto due mosse strategiche: l’assunzione di Julie Gilhart quale direttore non esecutivo e del nuovo direttore creativo, Johnny Coca, che lascerà la divisione pelletteria di Céline per traslocare nel Somerset. (pt)

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