Niente e nessuno ferma Hermès: nel terzo trimestre vendite a +4,8%

Niente e nessuno ferma Hermès: nel terzo trimestre vendite a +4,8%

Niente e nessuno ferma Hermès. Nemmeno dazi e super euro. La Cina migliora così come la pelletteria nei dati economici del terzo trimestre rilasciati dalla casa francese del lusso. Gli analisti plaudono ma il mercato no. Le azioni sono in ribasso dopo la diffusione dei dati.

Niente e nessuno ferma Hermès

Ci si aspetta sempre molto da Hermès. E anche in questo trimestre i dati rilasciati dalla maison francese sono più o meno in linea con le previsioni degli analisti. Nel terzo trimestre 2025 le vendite sono state di 3,88 miliardi di euro, +4,8% a cambi attuali e +9,6% a cambi costanti rispetto all’analogo periodo del 2024. Questa percentuale è in leggero miglioramento rispetto al secondo trimestre. I ricavi della divisione “Maroquinerie-Sellerie”, che genera la metà delle entrate complessive del gruppo, sono cresciuti del 13,3% a cambi costanti a 1,7 miliardi di euro. Una crescita inferiore alle attese di qualche analista. Nei nove mesi, il fatturato di Hermès ha raggiunto 11,92 miliardi, +8,6% a cambi costanti in confronto al periodo gennaio-settembre dell’anno scorso. Le vendite della pelletteria sono aumentate del 12,6%.

 

 

Dazi scampati

Nonostante i timori che i dazi dell’amministrazione Trump avrebbero influito sui consumi, e il conseguente aumento dei prezzi dei prodotti Hermès, la regione che comprende gli Stati Uniti ha superato le aspettative, con un aumento del fatturato del 14,1% a cambi costanti. Riguardo alla Cina, “si è potuto notare un lievissimo miglioramento nel terzo trimestre”, ha dichiarato il direttore finanziario Eric de Halgouët. Lo riporta Reuters. Lo stesso de Halgouët ha confermato le ambizioni di Hermès nell’alta moda, “un progetto che non vedrà la luce prima del 2027”, ma che è “in fase di preparazione”.

Il giudizio degli analisti

Dopo la pubblicazione dei risultati di Hermès, Citi segnala “un potenziale punto di svolta del lusso. Riteniamo che il settore possa entrare in un ciclo di domanda e utili più favorevole, supportato da condizioni macroeconomiche stabilizzate in aree geografiche chiave” scrive il capo degli analisti Thomas Chauvet nel report. Per Luca Solca di Bernstein: “Il leggero calo delle vendite dei prodotti in pelle rispetto alle attese potrebbe indicare che Hermès stia trattenendo le scorte per la fine dell’anno, quando avranno un confronto economico più difficile con l’America”. Lo riporta WWD. Lo stesso Solca, Piral Dadhania di RBC e Chauvet di Citi hanno espresso apprezzamento per i risultati di Hermès.

Le reazioni del mercato

Invece, le prime reazioni del mercato azionario sono negative. Il titolo Hermès sta perdendo oltre il 4% nelle contrattazioni della Borsa di Parigi. Gli analisti di Jeffries hanno affermato che alcuni investitori trovano la tradizionale coerenza dell’azienda “poco entusiasmante”, rispetto alle notizie di inversione di tendenza di LVMH e Kering. (mv)

Foto Hermès

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